TORINO – Caravaggio, uno dei pittori più celebrati e amati di ogni tempo, dal 25 febbraio è protagonista di una mostra-dossier che presenta uno dei suoi capolavori, il San Giovanni Battista, proveniente dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma. L’esposizione dell’opera a Torino è frutto di uno scambio promosso dalle direzioni dei due musei in occasione della mostra “L’ora dello spettatore. Come le immagini ci usano” (Roma, Palazzo Barberini, 2 dicembre 2020 – 5 aprile 2021). L’esposizione romana accoglie infatti nel suo percorso la rarissima tavola di Hans Memling con la Passione di Cristo, conservata alla Galleria Sabauda.
La Direttrice dei Musei Reali di Torino, Enrica Pagella, nel corso della presentazione della mostra, ha rammentato come nonostante i mesi di lockdown, il lavoro museale non si sia mai fermato. “L’emergenza che abbiamo vissuto e che stiamo tuttora vivendo – ha affermato Pagella – ha evidenziato la necessità di offrire al pubblico proposte culturali inedite, misurate sulle attuali esigenze di fruizione e di sostenibilità, sviluppate anche in collaborazione con altre realtà nazionali. I Musei Reali si fanno promotori di un costante scambio e confronto con lo scenario nazionale, oggi essenziale per offrire al pubblico nuovi contenuti capaci di moltiplicare le opportunità di conoscenza e di esperienza”.
L’opera del Caravaggio è arrivata a Torino il 24 febbraio, scortata dal Corpo dei Carabinieri. Il San Giovanni raffigura “il Battista”, uno dei santi più venerati dalle chiese cristiane. Caravaggio lo mostra ancora adolescente, in un momento di riposo nel deserto, dove trascorse gran parte della sua esistenza. La figura, avvolta in un mantello rosso, emerge dall’oscurità, il volto in penombra e le mani indurite dal sole, lo sguardo schivo e malinconico rivolto al buio oltre la cornice, come sorpreso da una misteriosa presenza. Accanto, gli oggetti che ne qualificano l’identità: la croce di canne e la ciotola per i battesimi.
La mostra-dossier oltre a presentare al pubblico uno dei capolavori del pittore, è anche un’occasione unica per mostrare lo stretto dialogo che intercorre con le opere di quei pittori italiani e stranieri, di prima e seconda generazione, che furono profondamente influenzati dalla sua pittura.
Alcuni, come Giovanni Baglione, coetaneo del Merisi e suo acerrimo nemico, interpretano solo esteriormente i modelli del maestro; altri come Valentin, Vignon, Ribera e Serodine ripropongono con grande rigore l’umiltà mistica dei santi a partire da invenzioni caravaggesche. Altri ancora, come Antiveduto Gramatica e Orazio Riminaldi, guardano al profondo naturalismo e alle nuove tematiche introdotte dal Merisi, mentre il pittore olandese Matthias Stomer porta avanti nei suoi quadri a “lume di notte” i vigorosi contrasti tra luci e ombre. Caravaggio affascina i grandi collezionisti del tempo e anche i Savoia: come mostrano le opere esposte, anche la casa reale piemontese si aggiorna subito sulla moderna pittura di realtà, ampiamente documentata negli inventari degli anni Trenta del Seicento. Sarà Orazio Gentileschi a donare proprio al duca sabaudo Carlo Emanuele I, nel 1623, la splendida pala con l’Annunciazione, una delle sue opere più intense e significative.
L’esposizione è sostenuta dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e da Reale Mutua.
“Quello di Consulta – ha evidenziato il presidente Giorgio Marsiaj – è un atteggiamento partecipe e attento; crediamo nella cultura quale leva economica ed inclusiva, che favorisce lo sviluppo, e aumenta l’attrattività e il benessere del territorio. Nonostante le criticità generate dalla pandemia, le aziende e gli enti Soci di Consulta rimangono focalizzati nel settore culturale, per contribuire a conservare e valorizzare il patrimonio che la Storia ci ha consegnato, per le generazioni a venire”.
“Operare in sinergia con realtà di eccellenza come la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino – ha affermato Luigi Lana, Presidente Reale Mutua – ci permette di essere parte attiva nella valorizzazione del territorio e di generare impatti positivi sociali e culturali in grado di accrescere l’ambizione di Torino a diventare sempre più un polo artistico di respiro nazionale e internazionale”.
Vademecum
MUSEI REALI TORINO
www.museireali.beniculturali.it
Per acquistare i biglietti: www.museireali.beniculturali.it/organizza-la-tua-visita
Biglietti online su www.coopculture.it
Orari:
Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso ore 18).
Il lunedì accesso esclusivamente con biglietto acquistato in prevendita on line.
Biglietti:
Intero: € 15
Ridotto: € 2 (ragazzi dai 18 ai 25 anni)
Gratuito per i minori 18 anni, insegnanti con scolaresche, guide turistiche, personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, membri ICOM, disabili e accompagnatori, possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino + Piemonte Card e della Royal Card. L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.
Visite guidate con interprete LIS – Lingua italiana dei segni
Nell’ambito del programma Il bello sensibile, a cura dei Servizi educativi, i Musei Reali offrono un duplice appuntamento rivolto alle persone sorde:
venerdì 12 marzo alle 16.30
venerdì 16 aprile alle 16.30
Informazioni e prenotazioni: mr-to.edu@beniculturali.it