VENEZIA – Venerdì 16 dicembre la Casa dei Tre Oci offrirà un’opportunità unica. Alle 19 infatti il grande fotografo Ferdinando Scianna insieme a Denis Curti, curatore e direttore artistico, guiderà i visitatori per scoprire le due rassegne Il Ghetto di Venezia 500 anni dopo di Scianna e Utopia di René Burri. Le due esposizioni, in corso fino all’8 gennaio 2017, sono state realizzate in occasione del Cinquecentenario della fondazione del Ghetto ebraico di Venezia. L’appuntamento rappresenta dunque un momento unico per confrontarsi con uno dei più grandi fotografi viventi sul suo lavoro inedito realizzato. Spiega Scianna: “Il Ghetto di Venezia è un teatro nel quale da mezzo millennio si sono svolte vicende straordinarie e terribili. So che i luoghi non smettono mai di raccontare, anche a distanza di secoli… Confonderti col luogo, con le persone e continuare, ora dopo ora, giorno dopo giorno, a raccogliere sassolini con cui costruire la tua casa. Invocando la fortuna”.
Un’opportunità anche per conoscere più da vicino uno straordinario interprete dei grandi cambiamenti politici e sociali del XX secolo, René Burri, collega e amico di Scianna – entrambi della prestigiosa agenzia Magnum Photos. “René – ricorda Scianna – aveva dieci anni esatti più di me, era un decano dell’agenzia. Ci vedevamo qualche volta a Parigi, dove si trovava la sede di Magnum. Più tardi siamo stati spesso insieme a fare workshop in giro. Era sempre vulcanico. Un grande fotografo che coniugava il rigore svizzero con una sensibilità innata”.
Mentre Denis Curti a proposito dei due straordinari fotografi sottolinea come nella loro diversità siano accomunati “non solo dalla circostanza di essere entrambi membri di Magnum Photos, ma soprattutto da un’attenzione rivolta all’architettura sociale, ai luoghi e alla presenza dell’uomo che trasforma gli spazi che abita in una dimensione condivisa: città, chiese, sinagoghe, campi, case”.