PARIGI – Martedì 19 novembre il ministro per i beni e per le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, intervenendo alla 40sessione della Conferenza Generale Unesco a Parigi, ha affermato: “Quello che è accaduto a Venezia ci ha ricordato ancora una volta quanto siamo fragili di fronte ai disastri naturali e al cambiamento climatico. Questa tragedia può divenire un’opportunità per trovare soluzioni e prevenire altri danni: dobbiamo poter reagire prontamente, servono azioni internazionali, coordinate e guidate dall’Unesco”. Il ministro ha quindi spiegato: ”Dobbiamo prepararci ai rischi che verranno prodotti dal cambiamento climatico e dobbiamo proteggere le vite e la cultura dei nostri popoli. Per questo motivo devono essere rafforzate le iniziative come i caschi blu della cultura, per prevenire e reagire prontamente a seguito dei disastri naturali. Perché le minacce globali contro il nostro patrimonio non sono solo il terrorismo, la guerra e i conflitti armati. E per rispondere a questi pericoli abbiamo bisogno di un action plan per proteggere il patrimonio culturale dal cambiamento climatico. “Il mondo intero – ha concluso Franceschini – deve guardare la tragedia di Venezia, perché Venezia è il mondo. E il suo patrimonio appartiene all’umanità”.
Ernesto Ottone Ramirez, direttore generale cultura dell’Unesco, richiamando le parole di Franceschini, ha dichiarato: “Dall’Unesco grande attenzione per la proposta italiana per un Action plan per proteggere il patrimonio culturale dagli effetti negativi del cambiamento climatico”. “Quello che è successo a Venezia – ha rimarcato Ramirez – è la dimostrazione che siamo davanti a una sfida globale che tutti i paesi devono affrontare per proteggere il patrimonio culturale degli effetti negativi del cambiamento”.