FIRENZE – E’ in corso il restauro del ”Putto col delfino” di Andrea del Verrocchio (Andrea di Michele di Francesco Cioni; Firenze, 1435 circa – Venezia, 1488), grazie al sostegno della Fondazione non profit Friends of Florence. L’opera fu realizzata dall’artista su commissione di Lorenzo de’ Medici prima per la villa di Careggi e poi per Palazzo Vecchio dov’è tuttora esposto.
L’intervento, iniziato nel mese di ottobre, si concluderà in tempo per poter esporre l’opera a Palazzo Strozzi in marzo, per la mostra “Verrocchio, il maestro di Leonardo”.
Il restauro della scultura è stato affidato a Nicola Salvioli ed è diretto da Serena Pini, curatrice del Museo di Palazzo Vecchio, sotto l’alta sorveglianza di Jennifer Celani, funzionario per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le provincie di Pistoia e Prato.
Si tratta del primo intervento di tipo scientifico-conservativo mai stato effettuato su quest’opera in bronzo, il cui stato di conservazione risulta alquanto variegato, con una superficie offuscata da materiali residui di precedenti interventi di manutenzione e segni di antichi e vecchi restauri. L’intervento consiste innanzi tutto in una pulitura rispettosa e delicata con soluzioni acquose, alternate a specifici solventi, in modo da riportare in vista la superficie originale della statua bronzea. Da qui la successiva valutazione del reale stato di conservazione e quindi l’intervento verso la risoluzione delle problematiche di corrosione che alterano la patina metallica. I trattamenti finali consisteranno invece in una leggera armonizzazione cromatica delle superfici e nell’applicazione di sostanze protettive per il bronzo.
L’intervento, visibile al pubblico all’interno del percorso museale di Palazzo Vecchio, interessa sia l’esterno che l’interno dell’opera. Una ricca campagna di indagini diagnostiche non invasive fornirà una importante raccolta di informazioni. A documentare gli interventi anche una campagna fotografica e la registrazione video di alcune operazioni. La documentazione fotografica è integrata da riprese endoscopiche, immagini al microscopio, scansioni 3D e relative mappature grafiche.
A fine restauro seguirà la mostra “Verrocchio, il maestro di Leonardo”, dal 9 marzo al 14 luglio 2019, a Palazzo Strozzi e al Museo Nazionale del Bargello. L’esposizione, a curadi Francesco Caglioti e Andrea De Marchi, presenterà straordinari capolavori di Andrea del Verrocchio, a confronto con opere di precursori, artisti a lui contemporanei e discepoli, come Desiderio da Settignano, Domenico del Ghirlandaio, Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Bartolomeo della Gatta, Lorenzo di Credi e Leonardo da Vinci. 120 le opere in mostra, tra dipinti, sculture e disegni.
La mostra, promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e dai Musei del Bargello con la National Gallery of Art di Washington Dc (che sarà la seconda sede dell’esposizione dal 29 settembre 2019 al 2 febbraio 2020), si offre come uno dei più importanti eventi a livello internazionale nell’ambito delle celebrazioni leonardiane.