NEW YORK – E’ visitabile fino al prossimo 14 aprile 2019, la grande mostra dedicata a Lucio Fontana (Rosario, 1899 – Comabbio, 1968) presso il Metropolitan Museum di New York.
“Lucio Fontana. On the threshold” è il titolo di questa retrospettiva a cura di Iria Candela ed Estrellita B. Brodsky, che intende approfondire le ricerche di Fontana a partire dalle prime sperimentazioni fino alle ultime realizzazioni.
Celebre in particolare per i “tagli” creati a partire dal 1958 e divenuti opere simbolo del periodo, Fontana fu uno degli artisti più innovativi del XX secolo. In esposizione è possibile ammirare esempi della sua prima serie di dipinti perforati intitolata Fori (Buchi ), oltre a dipinti caricati con pesanti impasti o incrostati con vetri di Murano che hanno preceduto i tagli (Tagli ).
L’intento della mostra è anche quello di rivalutare il lavoro di Fontana nella scultura e nelle arti decorative.
Pioniere degli degli ambienti spaziali, Fontana ha promosso una sintesi delle arti, e il suo approccio multidisciplinare ha quindi ampliato la nozione dell’esperienza artistica per abbracciare lo spazio circostante. Celebri sono i suoi Ambienti e i suoi esperimenti con la luce e lo spazio, compreso il suo uso del neon.
La mostra newyorkese include anche la ricostruzione del monumentale arabesco al neon dal titolo Neon Structure per la Nona Triennale di Milano (1951) e due installazioni immersive mai presentate in questo paese: Spatial Environment “Utopie”, alla Triennale di Milano Tredici (1964) e Spatial Environment in Red Light (1967).
A corredo della mostra un catalogo illustrato, pubblicato dal Metropolitan Museum of Art e distribuito dalla Yale University Press, con saggi di esperti internazionali che affrontano la sua opera da una prospettiva italiana e argentina, fornendo numerosi spunti sulla pratica espansiva di Fontana.