ROMA – Il ministro dei per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, partecipando in video conferenza all’incontro dei ministri della Cultura Unesco, ha lanciato un appello “per trasformare questa crisi drammatica in uno strumento per un nuovo rinascimento globale attraverso la cultura, la ricerca e l’educazione”.
La riunione, estensione del Forum dei Ministri della Cultura Unesco dello scorso novembre a Parigi, ha consentito di condividere le misure messe in atto nei diversi Paesi per sostenere i lavoratori dell’industrie creative e le istituzioni culturali in questa difficile circostanza. È stata inoltre l’occasione per incoraggiare lo scambio di esperienze tra i paesi colpiti per primi e quelli in cui la crisi è ancora in fase di sviluppo per orientare le misure di prevenzione e anticipare o mitigare l’impatto delle misure di contenimento della pandemia. Sono state infine discusse le possibili raccomandazioni per alleviare l’impatto della crisi sanitaria sul settore culturale a breve, medio e lungo periodo.
Franceschini nel suo intervento ha sottolineato come la situazione complessiva richieda sforzi massicci da parte di tutti gli attori coinvolti. “Le iniziative da intraprendere – ha affermato – devono oltrepassare i confine dei singoli paesi e devono essere guidate dalla solidarietà e dal mutuo soccorso. Ancora una volta, persino in questa crisi, constatiamo come siano interdipendenti le nostre società. È pertanto necessaria una risposta globale, coordinata e sostenuta per affrontare una sfida globale”.
“Dobbiamo aiutare il settore culturale – ha rimarcato il titolare del Mibact – sia attraverso misure di sostegno sociale ed economico, sia fornendogli strumenti innovativi connessi alle nuove tecnologie. E dobbiamo accrescere la straordinaria capacità di innovazione dei nostri cittadini, la loro volontà di prevalere sulla pandemia e di lavorare insieme per il bene commune”.
Infine ha concluso Franceschini: ”È nostro dovere cogliere le opportunità e identificare le soluzioni che possono far superare la crisi e sostenere il recupero. Lo dobbiamo alle nostre comunità, che in questi mesi difficili hanno trovato nella cultura un porto sicuro”.