TREVISO – I carabinieri della stazione di Pieve del Grappa sono riusciti a identificare il turista austriaco che la settimana scorsa ha danneggiato la scultura di Paolina Borghese del Canova, nella gipsoteca di Possagno, rompendole un dito del piede per scattarsi un selfie. Il turista è stato individuato grazie ai filmati di videosorveglianza e grazie ai carabinieri che sono riusciti a contattare la capogruppo che aveva effettuato la prenotazione per la visita al Museo.
Il turista, una volta tornato in patria, ha inviato una mail di scuse, nella quale scrive: “Volevo auto-denunciarmi, dopo che oggi ho letto dell’incidente sui giornali austriaci e mi è subito stato chiaro che dovevo mettermi in contatto con voi. Già prima di questa mail, ho chiamato il signor Vittorio Sgarbi (Presidente della Fondazione Antonio Canova ndr) e il museo, senza però raggiungerli personalmente. Mi scuso in tutti i modi. Rimango a vostra disposizione per e-mail, telefono o, se necessario, volentieri anche personalmente, per qualsiasi informazione e in qualsiasi momento” – conclude il turista.
I Carabinieri “hanno agito bene e in fretta, adesso mi aspetto che la giustizia chieda il conto – commenta Luca Zaia, presidente della Regione Veneto – non bastano delle semplici scuse. Chi ha danneggiato la statua del Canova sia consapevole della gravità del proprio indescrivibile gesto e del fatto che deve pagare. Perché il danno non è stato provocato solo ad un capolavoro d’arte, ma all’intera comunità veneta della quale l’opera di Canova è magnifica espressione”.
La posizione del turista è ora al vaglio della Procura di Treviso. Il suo non è stato tuttavia un atto vandalico premeditato, ma un danneggiamento causato da un gesto inconsulto. I periti del museo stanno anche quantificando il valore economico dei danni. La statua infatti dovrà essere restaurata, ma al momento è prematuro parlare di risarcimento del danno.