Domenica 9 novembre nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, la folla è quella delle grandi occasioni: Roma celebra il suo amore per la storia e la cultura con il primo appuntamento di Città mondo: nove lezioni per scoprire altrettante città che, ognuna a suo modo, hanno rappresentato un unicum, ma celebra soprattutto la ventesima edizione delle Lezioni di Storia un progetto che, nato vent’anni fa quasi in sordina , è oggi un appuntamento imprescindibile della vita culturale della città.
Quest’anno il tema scelto è Città mondo: nove lezioni per attraversare i secoli e i continenti, alla scoperta di luoghi e momenti in cui la storia ha cambiato il volto dell’umanità. Da Olimpia a Roma, da Gerusalemme al Cairo, da Costantinopoli a New York, un itinerario che intreccia storia, urbanistica e cultura, guidato come sempre dalla voce attenta e curiosa di Paolo Di Paolo, che accompagnerà il pubblico in ogni tappa di questo viaggio.


Un format di successo ormai consolidato
Quando nel 2006 Giuseppe Laterza lanciò l’idea di portare la storia su un palcoscenico, sostenuto dall’allora sindaco Walter Veltroni e dal direttore dell’Auditorium Carlo Fuortes, nessuno poteva immaginare l’impatto che avrebbe avuto. Alla prima lezione di Andrea Carandini, due mila persone si presentarono ai cancelli dell’Auditorium: un entusiasmo tale che la stampa paragonò il fenomeno ai grandi concerti rock. Da allora, le Lezioni di Storia sono diventate una tradizione domenicale per migliaia di spettatori.
Le file davanti all’Auditorium iniziavano alle otto del mattino e, negli anni, l’iniziativa è cresciuta fino a diventare un modello di divulgazione culturale, replicato in oltre trenta città italiane e all’estero, con più di duecento relatori coinvolti. «Le Lezioni di Storia sono ormai un appuntamento imprescindibile della nostra stagione e un orgoglio per la Fondazione Musica per Roma – commenta Raffaele Ranucci, amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma. – Con “Città mondo”, che celebra la ventesima edizione del progetto, il viaggio nella storia si intreccia a quello nelle grandi capitali del passato e del presente, offrendo al pubblico nuove prospettive sul nostro tempo».


Una celebrazione del sapere condiviso
La fortuna della manifestazione è stata probabilmente il suo sapersi rinnovare, approfondendo temi sempre diversi grazie alla scelta di relatori di altissimo livello scientifico ma altrettanto abili comunicatori culturali. Scelta vincente come sottolinea non solo il successo di pubblico – da vent’anni sempre sold out – ma anche l’apprezzamento per un format che ha saputo rinnovarsi, integrando nel tempo musica, teatro, streaming, podcast e perfino un canale TikTok, senza mai tradire la sua missione originaria: portare la grande storia al centro dell’attualità.
Anche Giuseppe Laterza, ideatore del progetto, guarda con orgoglio a questo traguardo: «A vent’anni dalla prima lezione di storia tenutasi all’Auditorium siamo fieri di un format che continua ad appassionare e che ha ormai creato una comunità coesa e sempre più larga di pubblico e autori. Siamo convinti che quest’edizione incentrata sulle città ci sorprenderà e ci arricchirà com’è stato fin qui, grazie alla sapienza dei relatori e delle relatrici e alla garanzia dell’eccellente guida di Paolo Di Paolo». Proprio Paolo Di Paolo, che sin dall’inizio introduce gli storici e dialoga con loro, domenica ha raccontato con emozione l’evoluzione di questo percorso: «Mi pare incredibile avere partecipato a questa avventura per venti anni consecutivi. Un piccolo record. Ma ciò che forse più conta è la costruzione di una comunità che, dal 2006, si è consolidata, è cresciuta, si è allargata. Prima del grande exploit della divulgazione storica, portare studiosi e studiose su un palcoscenico teatrale davanti a oltre mille persone era tutto fuorché scontato».


“Città mondo”: nove tappe attraverso la storia
Il nuovo ciclo si è aperto il 9 novembre 2025 con l’applauditissimo intervento della professoressa Laura Pepe e la sua lezione su Olimpia, la piccola città diventata mondo grazie ai giochi olimpici. Una lezione appassionata, che non solo ha raccontato i primordi di una manifestazione famosa come le Olimpiadi ma ha saputo ricostruire il nesso con le Olimpiadi moderne, il loro ruolo sociale e politiche nella società e le grandi aspettative che da sempre sono state risposte nelle manifestazioni sportive.
Al termine dell’intervento della storica un piccolo amarcord di storie e di immagini ha ricostruito, grazie anche alla presenza sul palco dell’archeologo di fama internazionale Andrea Carandini che aveva inaugurato la manifestazione nel 2006, il percorso dell’iniziativa voluta dall’allora sindaco Valter Veltroni e dall’assessore alla Cultura Gianni Borgna, dagli inizi ad oggi: dalle prime lezioni gratuite al fenomeno di massa, dalle code interminabili ai nuovi linguaggi digitali. Dimostrando che la cultura può essere popolare senza essere superficiale.


I prossimi appuntamenti
Fino alla fine dell’anno seguiranno Andrea Giardina sulla Roma di Augusto (30 novembre) e Anna Foa sulla distruzione di Gerusalemme (14 dicembre). Nel 2026 si proseguirà con Amedeo Feniello e la nascita del Cairo (11 gennaio), Alessandro Vanoli sulla caduta di Costantinopoli (8 febbraio), Jacopo Veneziani nella Parigi di Montmartre e Montparnasse (22 febbraio), Alessandro Barbero con la Mosca dell’Operazione Barbarossa (8 marzo), Paola Rivetti sulla rivoluzione iraniana del 1979 (22 marzo) e infine Massimo Gaggi su New York nel 2008, l’anno del crollo di Wall Street (12 aprile).








