FIRENZE – La questione relativa al “Vaso di Fiori” del pittore olandese Jan van Huysum, trafugato dai nazisti nel 1944, sollevata dal direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, comincia a dirimersi, pur non trovando tuttavia ad oggi una soluzione certa.
Stando alle ultime notizie sembra che il governo tedesco abbia comunque ammesso l’appartenza del quadro alle Gallerie fiorentine.
E’ stato infatti il ministro per gli Affari esteri Michael Roth a dichiararlo, rispondendo a una interrogazione del parlamentare italo-tedesco del Bundestag Fabio De Masi del gruppo della Linke (La sinistra).
“E certamente chiaro – ha detto il ministro – che il dipinto appartiene alla collezione degli Uffizi. Nell’ambito delle sue responsabilità il Governo federale sostiene il raggiungimento di questo obiettivo”. “In questo contesto – ha aggiunto Roth – il Ministero degli Esteri ha ripetutamente consigliato di restituire volontariamente il dipinto agli Uffizi”. Il ministro ha tuttavia evidenziato che “è responsabilità dell’autorità giudiziaria dei Lander esaminare l’ammissibilità del sequestro di un bene da parte di un’altra autorità giudiziaria di uno stato membro dell’Unione Europea in un procedimento penale ivi condotto”. “Il Governo federale – ha concluso il ministro – non può fare alcuna valutazione ed esercitare alcuna influenza”.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, commentando la dichiarazione di Roth, ha detto: “Sono doppiamente soddisfatto per questi sviluppi politici da un lato perché il fatto che la vicenda del Vaso di Fiori sia stata posta al centro di un’inchiesta parlamentare testimonia quanto anche il popolo tedesco abbia a cuore che la restituzione possa andare a buon fine. Dall’altro, – ha concluso Schmidt – perché il governo riconosce ufficialmente ciò che noi sosteniamo da tempo: e cioè che la casa legittima del capolavoro di van Huysum è a Firenze, in Palazzo Pitti”.