IL CAIRO – Si è svolta il 2 febbraio la conferenza in cui il ministro delle Antichità dell’Egitto, Khaled El-Enany,ha annunciato, insieme al ministro del turismo, Rania Al-Mashat, al governatore di Minya, Kassem Hussein e al segretario generale Mostafa Waziri, la scoperta di alcune tombe con 40 mummie a Minya, a poco più di 200 km a sud del Cairo.
Questo è il terzo anno consecutivo che viene annunciato un rinvenimento nell’area e stavolta, oltre alle mummie, sono stati trovati anche “numerosi utensili in ceramica”.
Le 40 mummie, di cui circa 10 bambini, sono state scoperte all’interno di camere funerarie scavate nella roccia, a circa nove metri di profondità nel sito archeologico di Tuna el-Gebel. Dalla tipologia del sepolcro si evince che le sepolture appartenevano a famiglie di classe media vissute probabilmente nel periodo tolemaico, romano o bizantino, al momento non vi è ancora nessuna certezza.
Mostafa Waziri, segretario generale del Supremo consiglio delle antichità, ha spiegato: “Non abbiamo trovato nomi scritti in geroglifici”, le identità delle mummie sono quindi ancora sconosciute. Dal metodo di mummificazione emerge tuttavia che si possa trattare di personaggi con ruoli importanti. I reperti trovati sono in buone condizioni e, oltre alle ceramiche, sono stati rinvenuti anche papiri e sarcofagi colorati.