TORINO – Sono circa una trentina le opere dell’artista statunitense Sandy Skoglund presentate nella mostra “Visioni Ibride” a cura di Germano Celant che, dal 24 gennaio al 23 marzo 2019, è ospitata presso CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia, a Torino.
L’esposizione, realizzata con la collaborazione della Galleria Paci contemporary di Brescia, permette di seguire il percorso artistico dell’eclettica artista, a partire dalle prime serie fotografiche prodotte a metà anni Settanta, fino alle ultime produzioni. In particolare oltre alle celebri “Radioactive cats” del 1980 e “Revenge of the goldfish” del 1981, autentiche icone del periodo, sarà presentata in anteprima mondiale anche “Winter”, opera inedita alla quale l’artista ha lavorato per un decennio.
Le immagini che la Skoglund propone, visionarie e surreali, nascono dalla costruzione di un set, estremamente complesso, che l’artista poi fotografa, dando vita dunque a un percorso visuale, che è al tempo stesso installativo, scultoreo e fotografico.
Tra le opere più recenti in mostra troviamo i venti scatti della serie “True Fiction Two”, realizzata tra 1986 e 2005, lisergica interpretazione dell’American Way of Life, le spettacolari composizioni di “Fox Games” 1989 e “The Green House” 1990, con i loro ormai iconici animali, volpi rosse e cani viola. A seguire il balletto di “Shimmering Madness” 1998, dove le statue e le figure umane condividono lo stesso spazio in una folle coreografia e il pic nic di “Raining Popcorn” 2001. E per finire le due opere più recenti, “Fresh Hybrid” del 2008 e l’inedito “Winter” del 2018, che rappresentano anche i primi due capitoli di una serie dedicata alle quattro stagioni.
Si tratta di opere molto impegnative e ambiziose che propongono riflessioni non solo sull’arte ma anche sulla vita, sul complesso rapporto tra essere umano e natura, tra realtà e artificio.
Scrive la stessa Skoglund, “per resistere all’istantanea, questa fotografia si muove alla velocità di un ghiacciaio. Il tempo resta immobile per un momento, ma solo dopo un lungo periodo di accumulazione e fatica. Ogni frammento di ‘Winter’ è stato scelto per esprimere la paura primaria della dipendenza umana dalla natura e dagli altri. Noi non siamo soli, e la nostra situazione è invariabilmente precaria”.
L’esposizione è accompagnata da un volume edito da Silvana Editoriale, curato da Germano Celant, che ricostruisce l’intero percorso creativo dell’artista, documentato dalla riproduzione di tutte le sue opere.
Vademecum
CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
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Orari di apertura (Ultimo ingresso, 30 minuti prima della chiusura)
Lunedì 11.00 – 19.00
Martedì Chiuso
Mercoledì 11.00 – 19.00
Giovedì 11.00 – 21.00
Venerdì 11.00 – 19.00
Sabato 11.00 – 19.00
Domenica 11.00 – 19.00
Biglietti
Ingresso Intero 10
Ingresso Ridotto € 6, fino a 26 anni, oltre 70 anni
Soci Touring Club Italiano, Amici della Fondazione per l’Architettura, iscritti all’Ordine degli Architetti, iscritti AIACE, iscritti Enjoy, soci Slow Food, soci Centro Congressi Unione Industriale Torino, possessori Card MenoUnoPiuSei.
Possessori del biglietto di ingresso di: Gallerie d’Italia (Milano, Napoli, Vicenza), Museo Nazionale del Cinema, MAO, Palazzo Madama, Borgo Medievale, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna, Forte di Bard, MEF – Museo Ettore Fico, FIAF.
Ingresso Gratuito
Bambini fino a 12 anni
Possessori Abbonamento Musei Torino Piemonte, possessori Torino+Piemonte Card.
Visitatori portatori di handicap e un loro familiare o altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria