FIRENZE – Un “Museo per tutti” questo è l’obiettivo della Fondazione Cr di Firenze che ha annunciato un investimento cospicuo di 300mila euro, sulla base di un progetto da realizzare in tre anni. E’ il Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino (Museo Be.Go.) a lanciare la visione di un polo museale di eccellenza a livello nazionale, accessibile e praticabile da chiunque. In questo il Be.Go. ha già iniziato a distinguersi nel panorama nazionale dal 2013, rendendo fruibile il suo patrimonio artistico prima ai non vedenti e ipovedenti e in seguito ai malati di Alzheimer, e infine (nel 2016-17) coinvolgendo nella sua programmazione (in veste di Comune capofila) altri Musei dell’Empolese Valdelsa.
L’interesse della Fondazione Cr di Firenze punta non solo ad ampliare il pubblico con problemi di disabilità (non udenti, visitatori con disturbi dello spettro autistico), ma a declinare il concetto di accessibilità nel senso più vasto, inteso come opportunità di accesso alla bellezza dell’arte da parte di tutti.
Questo comporta in primo luogo la realizzazione di un Centro di sperimentazione e di documentazione sull’accessibilità, sviluppando una piattaforma web dinamica e accessibile, che possa essere gestita direttamente dal personale e continuamente implementata. I contenuti della piattaforma (ritagliati su misura in base alle capacità psico-motorie, attività educative e formative già in essere, ecc…) saranno ulteriormente rielaborati per creare una app distribuita gratuitamente.
In secondo luogo, coinvolgere sempre di più il pubblico dei non udenti. Il Museo Be.Go., dove sono già presenti video con sottotitoli, si doterà di una video-guida con linguaggio dei segni (Lis), distribuita gratuitamente al desk, i cui contenuti saranno divulgati anche in rete nella nuova piattaforma prevista dal progetto. In terzo luogo, l’offerta di nuovi percorsi e strumenti specifici pensati per le persone con disabilità intellettiva e con disturbi dello spettro autistico. Anche grazie al contributo della Fondazione Ente Cr il Be.Go. è stato selezionato per partecipare al progetto “Museo per Tutti”, avviato da L’Abilità Onlus di Milano nel 2015 grazie al sostegno della Fondazione De Agostini. Il progetto che attualmente coinvolge il Museo Archeologico San Lorenzo di Cremona, i Musei del Comune di Genova, la Reggia di Venaria di Torino il Museo Archeologico di Cremona, sarà attivato prossimamente, oltre che al Be.Go., al Museo degli Innocenti di Firenze e alla Galleria Nazionale di Roma. “Museo per tutti” consentirà di costruire percorsi sia per adulti sia per bambini, come anche persone con disturbi dello spettro autistico. Le azioni concrete, oltre alla formazione degli operatori e del personale, riguardano la creazione di percorsi di visita ad hoc tramite strumenti inclusivi ad alta usabilità come le storie sociali, e inoltre supporti specifici.
Infine, il potenziamento del progetto “Storie ad Arte” per le persone con l’Alzheimer, su cui il Be.Go. ha già ottenuto risultati importanti tanto da aver individuato non solo una sua collocazione stabile all’interno dell’offerta educativa del museo, ma anche ottenuto un diretto riconoscimento dalla Regione Toscana che nel 2016 ha finanziato un progetto specifico per sei Musei dell’Empolese Valdelsa.
Come ha sottolineato la direttrice del Museo Be.Go., Serena Nocentini: “il concetto di accessibilità non riguarda solo la preoccupazione verso le persone con disabilità, ma è un vero e proprio metodo di lavoro, significa prendersi cura di tutte le persone e saper instaurare, attraverso l’unicità del proprio patrimonio, relazioni positive con chiunque entri al museo, affinché ogni ospite possa accedere e godere del patrimonio esposto”.
Alessio Falorni, sindaco di Castelfiorentino, ha commentato: “A Castelfiorentino da anni ormai l’amministrazione si impegna affinché il museo non sia più inteso alla vecchia maniera come mero luogo di conservazione ma si proponga come centro di servizi che si rivolgono ai visitatori, ma anche ai bambini, ai ragazzi delle scuole (con l’alternanza scuola lavoro) agli anziani, passando anche attraverso i pubblici speciali”. “Abbiamo costruito all’interno del Museo (completamente accessibile) un percorso per non vedenti e ipovedenti e ci impegniamo da tempo a diffondere le buone pratiche del metodo timeslips, per il quale l’arte può essere motivo di aiuto per le persone con Alzheimer e demenza e chi se ne prende cura – ha aggiunto Falorni – Tanti sono gli ambiti nei quali ci muoviamo affinché la cultura esca dal luogo museo e incontri i cittadini… Adesso, grazie alla Fondazione Crf che ci ha riconosciuto questo lavoro e ci ha scelti per diventare un polo di eccellenza italiana nell’accessibilità e nell’inclusione sociale, possiamo davvero dire che ci ha premiati avere sperimentato, tra i primi in Italia, questi nuovi rapporti tra cultura e sociale'”.
Gabriele Gori direttore generale della Fondazione Crf ha invece dichiarato: “Questo nuovo progetto si inserisce nei ripetuti interventi che, in questi anni, abbiamo sostenuto per la valorizzazione di alcuni beni artistici e architettonici di Castelfiorentino. Ricordo il restauro delle mura, ancora in corso, il recupero della bellissima pieve di Coiano e la stessa nascita del Museo Benozzo Gozzoli per il quale l’impegno della Fondazione è stato significativo. Abbiamo volentieri condiviso questa nuova operazione perché riteniamo che il concetto di accessibilità debba sempre di più accompagnare la fruizione dei beni culturali per rendere la bellezza fruibile ad ogni tipo di utenza ed in particolare alle diverse forme di disabilità”.