MANTOVA – Non avrà la maestosità nè le dimensioni dell’opera galleggiane realizzata da Christo sul Lago di Iseo. Ma Arcipelago Ocno, l’opera voluta dall’architetto Joseph Grima e dall’amministrazione comunale di Mantova, rischia di essere un’architettura fluttuante altrettanto suggestiva.
Sette piattaforme galleggianti, connesse tra di loro e saldamente ancorate tramite pesi. Grandi elementi dalla forma circolare ma con diametri variabili da 4 a 20 metri che verranno utilizzati come piattaforme galleggianti su cui organizzare spettacoli, concerti ed eventi, ma adatte anche soltanto a trasformarsi in straordinarie e suggestive passerelle per passeggiate a pelo dell’acqua.
Succede a Mantova, Capitale italiana della Cultura 2016, dove a giorni sta per sbarcare uno degli eventi di punta della sua programmazione culturale annuale, il Festival della Letteratura che quest’anno inaugura con un ospite davvero unico: Jonathan Safran Foer presente per presentate il suo ultimo successo “Eccomi”:
Proprio nei giorni del festival, in programma dal 7 all’11 settembre 2016, comincerà l’installazione di Arcipelago di Ocno, firmata dall’architetto Joseph Grima e dal team di Space Caviar, e la supervisione dell’architetto Gulia Finazzi, paesaggio fluttuante che troverà spazio sulle acque del Lago Inferiore. Le sette piattaforme, all’installazione delle quali parteciperanno non solo gli operari di una ditta specializzata ma anche i detenuti del carcere di Mantova.