MILANO – E’ comparso la mattina del 15 giugno, in via Torino a Milano, il murale che lo street artist Ozmo ha voluto dedicare a “Fatima-Desta”, la bambina eritrea di 12 anni che Indro Montanelli ammise di aver “comprato” e sposato quando era soldato durante la campagna d’Abissinia.
Il tema è tornato di attualità questi giorni, sulla scia delle manifestazioni antirazziste seguite all’uccisione di George Floyd negli Stati Uniti, e dopo che la statua dedicata al giornalista e storico, collocata all’interno dei Giardini Pubblici di Milano, è stata imbrattata con della vernice e con la scritta che definisce Montanelli “razzista e stupratore”.
Ozmo ha ritratto la giovane su un piedistallo, con la stessa età di allora, creando per lei una sorta di monumento. La bambina ha sulle spalle una grossa tanica gialla, ad oggi utilizzata per il trasporto dell’acqua potabile, e mostra un pugno alzato verso il cielo. Lo street artist ha volluto immaginarla dunque libera e protagonista di un gesto di d’orgoglio. Con quest’opera – ha detto Ozmo – “voglio restituire, almeno in parte, dignità ai deboli, emarginati, violentati e derubati’’.