CUNEO – Il Museo della Ceramica di Mondovì ospita, dal 15 novembre 2019 al 15 marzo 2020 la mostra “Le trame di Raffaello. Il restauro dell’arazzo Madonna del Divino Amore del Museo Pontificio di Loreto”, nata dalla collaborazione tra la Fondazione CRC, il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, il Museo Pontificio di Loreto, il Museo della Ceramica e il Comune di Mondovì.
Il progetto approfondisce il mondo antico e prezioso degli arazzi, con la presentazione di un capolavoro del XVI secolo realizzato a partire da un’opera di Raffaello (Urbino, 1483 – Roma 1520). L’esposizione anticipa le celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Raffello e propone un percorso affascinante alla scoperta della materia e della tecnica che caratterizza un arazzo antico, portate in evidenza dal recente intervento di restauro.
L’arazzo, realizzato con prestigiosi filati, traduce una delle più note immagini della sua produzione pittorica, che nel XIX secolo venne denominata Madonna del Divino Amore. L’opera raffigura la Madonna con Bambino, Sant’Anna e San Giovannino ed era parte di una serie tessuta su modello raffaellesco raffigurante episodi della vita della Vergine, commissionata dal potente vescovo di Liegi Érard de la Marck. Nel XVII secolo l’intera serie divenne proprietà di Papa Alessandro VIII Ottoboni e nel 1723 il nipote, il Cardinale Pietro Ottoboni, ne fece dono al Santuario di Loreto.
Il percorso espositivo propone, oltre a una visione ravvicinata del manufatto, anche un’area dedicata agli approfondimenti storici sull’arazzo, sulle tecniche esecutive, i materiali, la conservazione e il restauro condotto dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.
«Una nuova e importante tappa di un percorso di promozione dell’arte e della bellezza realizzato grazie alla collaborazione con il Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, coinvolgendo quest’anno un’istituzione prestigiosa quale il Museo Pontificio di Loreto» – commenta il presidente della Fondazione CRC Giandomenico Genta.
«Restaurare un arazzo – spiega Stefano Trucco, Presidente del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” – è sempre una grande sfida, sia per la complessità tecnica che per la preziosità delle materie. Misurarsi con i grandi capolavori della storia dell’arte richiede capacità di analisi e grande professionalità che siamo felici di avere nei nostri laboratori: mettere queste qualità a disposizione del territorio è la nostra missione».
«La mostra, anticipando le celebrazioni per i 500 anni dalla morte dell’artista urbinate – aggiunge Andreina d’Agliano, presidente della Fondazione Museo della Ceramica di Mondovì – permette ai visitatori del Museo della Ceramica di accostarsi, attraverso l’arazzo, non solo a una delle opere più note realizzate da Raffaello, bensì di conoscere in profondità la storia di questo straordinario arazzo, realizzato a Bruxelles, e apprezzare i passaggi del restauro che lo hanno riportato a nuova vita».
La mostra sarà visitabile fino a domenica 15 marzo, il giovedì e venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 18. L’ingresso è libero.
Durante il periodo di apertura sarà promosso un ricco programma di laboratori didattici per le scuole, a cura del Museo della Ceramica. Per maggiori informazioni è possibile telefonare allo 0174/40389 e al 0174/559365 oppure visitare il sito della Fondazione CRC www.fondazionecrc.it.