PISTOIA – Aurelio Amendola, tra i fotografi più eleganti e prolifici del nostro tempo, è protagonista dell’antologica presentata dalla Fondazione Pistoia Musei nelle sue due sedi di Palazzo Buontalenti e dell’Antico Palazzo dei Vescovi di Pistoia.
La mostra “AURELIO AMENDOLA | Un’antologia. Michelangelo, Burri, Warhol e gli altri”, a cura di Paola Goretti e Marco Meneguzzo, è un omaggio alla carriera di un autore di grande intensità, capace di trasformare elementi naturali in metafore di sensualità e carnalità, saldamente ancorato al contesto culturale toscano e alla sua Pistoia in particolare, non soltanto artista del genius loci ma interprete del genio universale.
Circa trecento immagini in mostra raccontano la sua variegata sperimentazione artistica.
Come spiega Goretti: “Senza alcuna frattura, frizione, contraddizione, aperto alla bellezza in tutte le forme, nel volario della sua inimitabile avventura estetica, Amendola tutto ha attraversato: l’antico, l’antichissimo, l’avanguardia e il contemporaneo, gli happening degli anni Settanta, gli atelier, il dedalo di compagni e sodali, le grandi mostre, i piccoli musei. Ma ovunque, è il volto santo della fotografia a prevalere; santo perché ricongiunto alla perduta aura, sfranta dai marchingegni della riproducibilità tecnica, in lui riannodata alle forme dello spirituale, come incarnando le arcinote profezie di Kandinskij; ma anche quelle di Georges Gurdjieff, Pavel Florenskij, Piet Mondrian, e di tutti coloro che, legati a vario titolo all’umanesimo cosmico, invitavano ad attingere nuovamente ai serbatoi della trascendenza luminosa, per liberare l’anima, annientata dai dogmi del pensiero astratto e da quelli del materialismo; nel tentativo di risolvere la dualità in unità, dove Sensualità e Spiritualità avrebbero dovuto essere compagne di gioia per l’Umanità del futuro”.
Il percorso espositivo prende avvio dall’Antico Palazzo dei Vescovi, ospitando gli omaggi che Aurelio Amendola ha offerto alla città di Pistoia, ai suoi monumenti, ai suoi artisti di ogni tempo: Giovanni Pisano, Marino Marini, Jorio Vivarelli, Giovanni Michelucci, Mauro Bolognini.
La mostra continua nelle sale di Palazzo Buontalenti, affollate da una galleria di ritratti dedicati agli antichi – Michelangelo, Bernini, Canova – in dialogo con le figure più illustri del Novecento – De Chirico, Warhol, Burri, Moore, Guttuso, Parmiggiani, Pistoletto, Paladino, Lichtenstein, Kounellis – tra imponenti paesaggi archeologici, architetture del sacro e vestigia di rovine.
La fotografia di Amendola, vivificata da un uso perfetto del bianco e nero, è vera bellissima opera scultorea, che alla scultura si ispira e alla scultura ritorna. Non un oggetto estetico fine a se stesso, ma un atto poetico: carnale e spirituale, meditativo e seduttivo. Interprete del carisma e del talento umano, tra armonie plastiche, volumi e sensualità.
La mostra, che raccoglie la quasi totalità della produzione di Amendola, offrel’opportunità di ammirarne la coerenza figurativa, il legame con la tradizione classica, con la storia dell’Arte e della Fotografia, con i grandi maestri contemporanei.
AURELIO AMENDOLA. Un’antologia. Michelangelo, Burri, Warhol e gli altri, 2021. Installation view FONDAZIONE PISTOIA MUSEI. Photo Rebecca Amendola. Courtesy FONDAZIONE PISTOIA MUSEI
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L’ingresso alla mostra avviene previa prenotazione: www.fondazionepistoiamusei.it