ROMA – Potrebbero essere le spoglie di Khaled Al-Asaad, l’archeologo responsabile del sito archeologico di Palmira assassinato brutalmente nel 2015 dall’Isis, quelle rinvenute nella regione di Kahlol, situata a 10 chilometri a est di Palmira, nel deserto orientale della provincia di Homs. I resti sono stati ritrovati assieme a quelle di altre due persone. Per confermarne l’identità è comunque in corso un’analisi del DNA.
L’archeologo Khaled Al-Asaad era nato nel 1934 e si era laureato in storia presso l’Università di Damasco. Nel 1963 venne nominato direttore del museo e del sito archeologico della città di Palmira, carica che mantenne per più di quarant’anni, sino al momento della pensione. Indicato come «uno dei più importanti pionieri nel campo dell’archeologia in Siria del ventesimo secolo», per il suo contributo allo studio dei siti archeologici di Palmira è stato insignito dell’Ordine nazionale al merito della Repubblica Francese, dell’Ordine al merito della Repubblica di Polonia e dell’Ordine al Merito della Repubblica tunisina.
Rapito dai militanti dello Stato Islamico e ripetutamente torturato, 18 agosto 2015 Asaad fu ucciso sulla piazza di fronte al Museo della città nuova di Palmira e il suo corpo decapitato fu esposto al pubblico.