ROMA – È stato inaugurato un nuovo hub culturale nel cuore di Rom, un punto di incontro per chi ama l’arte e i suoi mestieri dove realizzare un’esperienza formativa altamente qualificata, assistere a concerti, mostre fotografiche, proiezioni e spettacoli teatrali. Si tratta dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, un progetto innovativo di alta formazione a due passi dal Ministero della Farnesina. Officina delle arti Pier Paolo Pasolini è coordinata da Tosca, Massimo Venturiello e Simona Banchi.
All’inaugurazione erano presenti il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il vicepresidente con delega alla Formazione Massimiliano Smeriglio.
Il progetto, che non a caso, prende il nome dal grande artista distintosi per la sua vocazione interdisciplinare, nasce tre anni fa con lo scopo di seguirne lo spirito e il percorso: esaltare le singole specificità degli studenti evitando la “formazione in serie”, che troppo spesso caratterizza scuole e talent – ha spiegato Tosca, coordinatrice della sezione Canzone e anima di questo progetto.
Promossa dalla Regione Lazio con il Fondo Sociale Europeo in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre e il Conservatorio Santa Cecilia, fortemente voluta dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dal Vicepresidente e Assessore alla Formazione Massimiliano Smeriglio, Officina Pasolini accoglie 75 studenti tra i 18 e 35 anni (25 per sezione), selezionati attraverso un bando e una successiva valutazione, per i quali la partecipazione ai corsi e’ completamente gratuita.
Le attività sono realizzate sotto la guida di un Comitato Tecnico Scientifico con funzione consultiva e di indirizzo per la programmazione didattica e culturale del Laboratorio, presieduto da Franca Valeri e di cui fanno parte a titolo gratuito Ernesto Assante, Franco Battiato, Santuzza Calì, Gino Castaldo, Franz Cattini, Gianni Clementi, Carmen Consoli, Veronica Cruciani, Steve Della Casa, Nicola Fano, Marco Giorgetti, Glauco Mauri, Germano Mazzocchetti, Armando Pugliese, Maria Francesca Quattrone, Andrea Rosi, Alfredo Santoloci, Luciano Sovena, Luca Verdone.
Questa “officina dei mestieri” al suo interno conta due teatri, due studi di registrazione con sala di ripresa, un’aula living per studio e ristoro e uno spazio per le lezioni della sezione multimediale, dotato di computer e schermi per proiezioni e montaggio.
“Quando entrai l’ultima volta qui dentro era per occuparla contro quell’Adisu che se ne fregava dei diritti degli studenti”. Ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Apre un grande e nuovo spazio di produzione culturale a Roma – ha aggiunto -. Roma può dare molto, bisogna metterci tanto amore ma quando c’è amore e impegno le cose cambiano. Qui alle case dello studente c’era un teatro e tanti spazi chiusi, ora questo teatro riapre, sale prove per la musica, sale di registrazione, spazi multimediali per le arti creative, teatro aperto anche l’estate perché c’é un’arena”. “Grazie alla Adisu, all’agenzia del diritto allo studio, si regala a tanti ragazzi e ragazze una opportunità in più e alla nostra città uno spazio culturale e creativo importante. Continua il nostro impegno per Roma, cioè per non gettare la spugna rispetto a una narrazione fatta solo di cose negative. Non è vero, di fronte ai problemi bisogna stare zitti e lavorare e cambiare le cose, e l’apertura di questo spazio è l’ennesima dimostrazione che si può fare”.