TRANI – Nel giorno di San Valentino la splendida Cattedrale romanica di Trani è stata imbrattata con alcune dichiarazioni d’amore, dedicate a un certo Luigi. La “dichiarante” ha danneggiato con lo spray rosso non un anonimo muro di un qualsiasi edificio, ma la facciata del principale luogo di culto cattolico della città di Trani, nonché una costruzione romanica, realizzata tra il XII e il XIII secolo.
Non si è fatta attendere la reazione del Sindaco della città Andrea Bottaro, il quale su Facebook ha scritto: “Luigi, hai una fidanzata idiota, che non sa minimamente in che guaio si è cacciata con questa porcata. Magari convincila a leggere qualche libro sulla storia della nostra Cattedrale: ne ha bisogno”.
Il “guaio” a cui fa riferimento il Sindaco è il reato di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale. Il Codice penale, a tal proposito, nel dispositivo dell’art. 733, recita: “Chiunque distrugge, deteriora o comunque danneggia un monumento o un’altra cosa propria di cui gli sia noto il rilevante pregio, è punito, se dal fatto deriva un nocumento al patrimonio archeologico, storico, o artistico nazionale, con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda non inferiore a duemilasessantacinque euro”.
“Luigi avvisala, per cortesia – consiglia il primo cittadino – E convincila a ripulire tutto e subito prima che sia troppo tardi”.