VERONA – “La mano che crea. La Galleria pubblica di Ugo Zannoni (1836-1919). Scultore, collezionista e mecenate” è il progetto curato dal direttore dei Musei Civici Francesca Rossi, affiancata da un Comitato scientifico composto da Maddalena Basso, Camilla Bertoni, Elena Casotto, Tiziana Franco, Sergio Marinelli, Patrizia Nuzzo e Pietro Trincanato, che dal 26 giugno è ospitato presso la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti al Palazzo della Ragione.
“Un omaggio che la città di Verona rivolge ad un artista che possiamo annoverare tra i fondatori della Galleria d’Arte Moderna cittadina – spiega l’assessore alla Cultura Francesca Briani –. Realizzata in stretta connessione con la comunità cittadina, ’Università di Verona, l’Accademia di Belle Arti, il centro Culturale Gaspare Bertoni agli Stimmatini e i Musei Civici – Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, la mostra ricorda allo stesso tempo il generoso e solidale pensiero di un artista-cittadino che ha donato alla sua città le sue opere e la sua collezione. Un messaggio che giunge al pubblico in un particolare momento storico. La situazione che stiamo vivendo è infatti difficile e faticosa, ma è pur vero che proprio in frangenti come questo la cultura rappresenta un rifugio sicuro alla solitudine per far fronte all’emergenza”.
L’impulso e il profondo impegno civile e culturale di Ugo Zannoni, testimoniato dalla generosa donazione di 200 opere, infatti furono di fondamentale importanza agli inizi del Novecento per il Museo Civico di Verona, che poté rivolgere la sua attenzione all’arte allora contemporanea.
“La mostra ha quindi il merito di offrire il primo studio approfondito sulle vicende della collezione Zannoni – afferma Francesca Rossi Direttore dei Musei Civici. – Grazie a una sistematica campagna di ricognizione, le circa 200 opere donate, sono state oggetto di ricerche, interventi conservativi, documentazione fotografica e schedatura. Per questo, nell’attesa della riapertura della Galleria, sono stati organizzati appuntamenti virtuali – pillole video, visite guidate – per raccontare la mostra all’interno dell’iniziativa ‘Museo Agile’ diffusa tramite il portale internet e i canali social dei Musei Civici”.
Zannoni collezionista
La collezione Zannoni rappresenta uno spaccato esemplare dell’affascinante mondo del collezionismo d’arte ottocentesco. Nella raccolta delle circa 200 opere donate, sono presenti artisti che Zannoni ha frequentato e altri animatori di ricerche scultoree e pittoriche significative del secondo Ottocento, tra realismo, umori risorgimentali e nuove poetiche della luce.
Tra loro, Domenico Induno, Mosè Bianchi, Filippo Carcano, Leonardo Bazzaro, Julius Lange, Luigi Nono, e il più moderno pittore divisionista Angelo Morbelli. Tra i veronesi, Angelo Dall’Oca Bianca, Francesco Danieli e il cugino dello scultore, Giuseppe Zannoni. Tra i soggetti rappresentati spiccano generi figurativi del paesaggio e del ritratto.
Nell’esposizione vengono rievocati l’atelier dello scultore e la collezione dell’artista, tipica di una galleria privata dell’Ottocento.
Celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante
La fama di Zannoni scultore è legata in particolare alla realizzazione di un monumento simbolo, la celebre statua di Dante Alighieri, che, nel centro della piazza dei Signori, rivolge lo sguardo ai palazzi Scaligeri dove il Poeta, durante l’esilio da Firenze, fu accolto da Cangrande della Scala.
Zannoni eseguì quest’opera da giovane, non ancora trentenne, aggiudicandosi la vittoria di un importante concorso promosso per la ricorrenza del VI centenario della nascita del Poeta. A questo riguardo, l’esposizione è stata volutamente concepita per essere proposta al pubblico in concomitanza dell’ufficiale apertura dell’anno dedicato alle celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante, prevista il prossimo settembre 2020.
In mostra viene esposto il bozzetto in bronzo del famoso monumento dantesco, a rappresentare questo episodio cruciale del percorso artistico dello scultore.
Mostra-laboratorio, con Università e studenti
I Musei Civici hanno voluto creare un progetto innovativo rivolto a studenti di istituzioni universitarie, veronesi e non solo. Attraverso un’originale mostra-laboratorio, gli studenti sono entrati nel cuore della vita del museo, hanno collaborato con lo staff della Galleria nelle attività di cura delle collezioni e fatto esperienza diretta di ciò che avviene dietro le quinte, prima e durante il periodo di apertura della mostra al pubblico.
Collezionismo e mecenatismo contemporaneo
Durante il periodo della mostra verrà dato ampio spazio inoltre a una esplorazione del tema del collezionismo e del mecenatismo contemporaneo grazie a testimonianze dirette di collezionisti veronesi.
Tutto questo è stato condiviso con un comitato scientifico composto da studiosi e con giovani volontari del Servizio Civile Nazionale che hanno seguito ogni fase del progetto: dalla ricognizione delle opere d’arte nei depositi museali, alla ricerca documentaria in biblioteche e archivi.
Vademecum
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti -Palazzo della Ragione
Cortile Mercato Vecchio 6 – Verona
Tel. 045 8001903
Orario
Da martedì a domenica 11 -17
Lunedì chiuso
Ultimo ingresso ore 16.15
La biglietteria presso la Galleria d’Arte Moderna è attiva.
Il biglietto può essere acquistato anche online su museiverona.com, prenotando anche l’orario di ingresso.
SABATO 27 e DOMENICA 28 giugno 2020 INGRESSO SPECIALE 1 euro
www.gam.comune.verona.it