VIAREGGIO – E’ mistero sul perché l’opera “Le Oceaniche” di Giulio Turcato (Mantova, 1912 – Roma, 1995), donata nel 1990 dall’artista al Comune di Viareggio, dopo essere stata rimossa da piazza Puccini, sia stata ritrovata smontata nei pressi di un deposito comunale dietro alcuni cassonetti tra le erbacce.
A sollevare il caso su Facebook, con tanto di foto, è stato il consigliere comunale Alessandro Santini (Lega Nord) e la giornalista Rossella Martina, coordinatrice di Italia Viva.
Dopo la riapertura della piazza senza la monumentale scultura di Turcato – alta circa sei metri e ritenuta uno dei lavori più significativi dell’artista morto nel 1995 e sepolto proprio a Viareggio – l’amministrazione comunale aveva fatto sapere che la scultura era stata rimossa per motivi di sicurezza in attesa di essere risistemata.
Santini commenta sul social: “Signore e signori ecco a voi il nuovo Museo del Comune di Viareggio. Ecco dove il sindaco Giorgio Del Ghingaro e l’assessore alla cultura Mei hanno posizionato la scultura “Le Oceaniche” di Giulio Turcato, che fino a ieri sera era in Piazza Puccini. Trattata come un oggetto del quale ci si voglia disfare”.
“Il complesso scultoreo del Maestro Turcato – denuncia Rossella Martina – uno dei massimi esponenti dell’astrattismo italiano, donato alla città di Viareggio e dagli anni Novanta collocato in Piazza Puccini, è stato rimosso su ordine dell’amministrazione comunale e gettato tra le erbacce al deposito comunale degli ex macelli. Questo è il rispetto che Del Ghingaro ha per Viareggio e per i grandi dell’arte che l’hanno amata”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Pd che in una nota scrive: “L’artista aveva scelto di vivere a Viareggio, città di origine della moglie, e di donare alla città a sue spese ‘Le Oceaniche’, che dopo cinque anni di trattative, fu collocata con il benestare della Sovrintendenza, sulla piazza Puccini. Era il 1995 e ideatore della donazione fu l’amico Roberto Gigli, che ancora risiede a Forte dei Marmi. Ma ‘Le Oceaniche’ sono sparite da piazza Puccini dopo l’attuale restauro. Per quale motivo? Non è dato saperlo, ma i rumors dicono che il sindaco le ha ritenute inadeguate”. Gigli, che dieci anni fa si occupò anche del restauro è stato consultato? La documentazione che vincolava la scultura alla collocazione nella piazza è stata analizzata attentamente? Non ci risulta. La Sovrintendenza ha dato il beneplacito allo spostamento? Tutte domande che riteniamo legittime, perché un sindaco non può permettersi di non rispondere alla sua comunità, come non dovrebbe permettersi di spostare un’opera d’arte di valore da una piazza, perché non è di suo gradimento. Neppure se fosse Vittorio Sgarbi, e non lo è” – conclude la nota dei dem.