Presentati al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno i restauri di 34 bozzetti in terracotta realizzati grazie al sostegno di Volotea, compagnia aerea low-cost con base a Venezia e Verona. I lavori di restauro sono iniziati nel 2021 e si sono conclusi anche grazie anche alla collaborazione con e l’Università degli Studi di Bologna e l’Università degli Studi di Padova che con i lavori del Centro Interdipartimentale per i Beni Culturali CIBA si è impegnato nella conduzione di analisi di tipo non invasivo, con imaging multispettrale e spettroscopiche puntuali di tipo Raman e FORS, che hanno permesso di studiare le superfici e le differenze tra i manufatti.
Questa ricerca ha portato a dei risvolti particolarmente interessanti perché è stato possibile analizzare i materiali utilizzati da Canova e, in particolare, la ricercata “miscela/tecnologia” elaborata e voluta dall’Artista per ottenere il risultato ricercato. Inoltre, le argille usate da Canova sono state messe a confronto con un campione proveniente dalle odierne cave di Possagno per cercare di ricostruire la provenienza del materiale con cui lo Scultore, tra Possagno e Roma, realizzò i bozzetti. «Grazie al sostegno di Volotea abbiamo affrontato un percorso virtuoso che ci ha permesso da una parte di restaurare l’intero corpus di bozzetti in argilla della collezione del Museo e, dall’altra, di approfondire la conoscenza della tecnica creativa dello Scultore» ha commentato Moira Mascotto, Direttore del Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno.
L’aspetto senza dubbio più affascinante è però il lavoro di analisi e studio comparativo delle numerose impronte presenti sui manufatti, elemento utile per il riconoscimento preliminare di opere di supposta mano canoviana, ma di cui l’attribuzione non è ancora stata confermata. Un grande lavoro di analisi e studio, quindi, che ha permesso di approfondire la conoscenza della tecnica utilizzata da Antonio Canova e che ora, grazie alla fine dei lavori di restauro, ha restituito queste preziose opere al Museo di Possagno dove sono nuovamente esposte affinché il suo pubblico possa goderne in tutta la loro rinnovata bellezza anche oltre i confini nazionali.
Oggi, infatti, alcuni dei bozzetti restaurati si trovano in prestito presso la National Gallery of Art di Washington per “Canova. Sketching in Clay”, mostra che vuole indagare proprio il processo creativo e la tecnica utilizzata dallo Scultore e che da novembre ad aprile 2024 farà tappa all’Art Institute of Chicago, sottolineando il grande apprezzamento dello Scultore veneto da parte degli Stati Uniti.