MONACO – “Marginalia. Nel segreto delle collezioni di fumetti” è la mostra a cura di Marie-Claude Beaud, Damien MacDonald, Stéphane Vacquier dedicata al fumetto, che sarà ospitata, dal 1 aprile 2021, al Nouveau Musée National de Monaco – Villa Sauber.
Una esposizione realizzata grazie a importanti prestiti, provenienti da collezioni pubbliche e private, che presenta le opere di oltre 90 artisti, tra i più significativi della nona arte.
Il fumetto è una forma d’arte giovane, nata contemporaneamente al cinema e alla psicanalisi, che ha spesso privilegiato la marginalità piuttosto che la convenzione, l’umorismo invece dell’accademismo, la controcultura invece dei pregiudizi.
La rassegna è dunque un’occasione per ripensare il rapporto tra il fumetto e il suo assorbimento da parte delle istituzioni culturali ovvero il modo in cui un medium, condiviso dalle sue origini tra la controcultura e la cultura di massa, abbia potuto conquistare lo spazio museale senza negare la sua vocazione trasgressiva, né favorire la sua mercificazione.
I Marginalia erano dei piccoli disegni che si trovavano nei margini dei manoscritti medievali e che andavano ad arricchire i testi, spiegandoli o anche criticandoli. Di natura spesso profana e divertente, possono oggi considerarsi una delle origini del fumetto, un’arte che vede la luce nel XX secolo unendo disegno e scrittura.
Secondo il principio dei Marginalia, le opere grafiche che riflettono il punto di vista dei curatori e che integrano testi e immagini si troveranno tutto intorno alle opere. Ripensando la funzione delle “didascalie informative”, questi cartelli inusuali giocheranno con l’inversione delle polarità — dal margine al centro e viceversa — per offrire nuove chiavi di lettura o prospettive sul lavoro degli artisti presentati.
Ad accompagnare la mostra un’ampia pubblicazione (co-pubblicata dall’NMNM con la casa editrice Glénat) ideata per conciliare il piacere della lettura dei fumetti con la necessità di un approccio scientifico appropriato grazie ai contributi di Jean-Luc Fromental, Thierry Groensteen, Didier Pasamonik e Numa Sadoul.