TRAPANI – Si svolge dal 29 luglio al 31 agosto la prima edizione di Gibellina PhotoRoad – Festival Internazionale di Fotografia Open Air, sotto la direzione artistica di Arianna Catania.
L’intera città di Gibellina, ricostruita dopo il terremoto del 1968, è oggi un museo di arte contemporanea “a cielo aperto”. Basti pensare solo al Grande Cretto di Alberto Burri, ma anche alle altre opere architettoniche e sculture dei più noti artisti del ‘900 tra cui Arnaldo Pomodoro, Pietro Consagra e Renato Guttuso.
Per questa prima edizione del Festival, che esplora il tema del Disordine, parola chiave del nostro tempo, sono previste 30 mostre di autori affermati nel panorama artistico internazionale e di fotografi emergenti. In calendario anche numerosi talk, workshop, incontri, proiezioni e letture portfolio.
Le mostre in programma accompagnano i visitatori in un viaggio tra le grandi questioni che disegnano la nostra storia e tra i meccanismi caotici della creatività contemporanea.
Una delle mostre più attese è sicuramente 1968-2016 – Gibellina nello sguardo dei grandi fotografi che sarà esposta al Baglio Di Stefano, sede della Fondazione Orestiadi. La mostra collettiva riunisce le immagini di Olivo Barbieri, Letizia Battaglia, Enzo Brai, Giovanni Chiaramonte, Vittorugo Contino, Guido Guidi, Arno Hammacher, Andrea Jemolo, Mimmo Jodice, Melo Minnella, Sandro Scalia, Silvio Wolf.
Il viaggio nella città di Gibellina prosegue con il recente cortometraggio di Petra Noordkamp La Madre, il figlio e l’architetto, ambientato nella Chiesa Madre di Ludovico Quaroni, con Belice ‘80 di Roberto Collovà, che è uno sguardo sul territorio del Belice, e con Roundtrip in cui, con un allestimento suggestivo, i giovani gibellinesi emigrati tornano ad “abitare simbolicamente” nella città.
Il “disordine” viene poi esplorato con Olivo Barbieri e il suo lavoro Italian quakes and other diseases, parte della sua ricerca site specific. Il progetto racconta di quei disastri naturali e umani che cambiano il paesaggio: dai crolli dell’Emilia a quelli de L’Aquila, dall’abbandono delle città della Rust Belt americana agli sventramenti e alle speculazioni edilizie di Catania e Napoli. Di particolare interesse anche il progetto di video-mapping, Planet A di Danilo Torre, che illuminerà la Chiesa Madre di Ludovico Quaroni, utilizzando immagini provenenti dallo spazio: uno spettacolo suggestivo che susciterà “sensazioni cosmiche” nello spettatore.
Durante le tre giornate di inaugurazione il collettivo Sundaystorytelling con la performance Polastoria scatterà tra i visitatori dei ritratti estemporanei in polaroid, su cui viene scritta una breve storia, da portare a casa. Inoltre, sempre nelle giornate di apertura sarà possibile assistere agli spettacoli in programma per la XXXV edizione delle Orestiadi, il festival di teatro contemporaneo che la Fondazione Orestiadi promuove dal 1981.
Vademecum
29 luglio – 31 agosto 2016
Gibellina, Trapani
Fondazione Orestiadi – Baglio Di Stefano
Info: +39 0924 67844
info@gibellinaphotoroad.com
http://www.gibellinaphotoroad.it