FIRENZE – È in particolare la produzione più recente, quella del ciclo Torsioni, ad essere protagonista della personale di Alberto Biasi alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Ma ci sono ovviamente anche alcune opere storiche, degli anni ’60 e ’70, provenienti dalla sua collezione privata ad essere esposte insieme ad alcuni iconici oggetti scultorei ottico-cinetici.
Padovano di nascita, classe 1937, Alberto Biasi è di sicuro uno degli artisti più interessanti del dopoguerra in Italia. Cofondatore del Gruppo N a Padova è stato tra i più importanti rappresentati dell’arte programmata, pioniere nella ricerche ottico-cinetiche.
Tornabuoni Arte gli ha già dedicato ben tre monografiche che si sono tenute a Parigi (2015 e 2022) e a Londra (2017).
L’esposizione
La mostra fiorentina, che propone circa 50 opere, costituisce un’occasione importante per rileggere i molteplici sorprendenti risultati raggiunti dall’artista nell’analisi delle variazioni percettivo-performative.
Le Torsioni, tra le più originali creazioni di Biasi, sono realizzate su forme geometriche classiche, con strisce di plastica bifacciali dai colori contrastanti, che convergono verso il centro, creando un dinamismo ottico, che induce l’osservatore a spostare il proprio punto di vista. Chi si muove davanti all’opera, guardandola con attenzione, dà origine ad un dinamismo e percepisce immagini che si formano, si deformano, si restringono, si dilatano, mutano di dimensione oppure di colore.
In mostra è stata ricreata anche la celebre installazione Tu sei del 1973, recentemente esposta a Roma all’Ara Pacis e presentata alla Tornabuoni Arte a Londra nel 2020 in occasione di Dynamic Vision.
“Tu sei è un’opera – racconta lo stesso Biasi – che, come Light Prism o Grande tuffo nell’arcobaleno, appartiene al ciclo degli Ambienti. Sono opere di cui avevo creato i prototipi negli anni Sessanta per la mostra Arte Programmata e che ho realizzato in grandi dimensioni intorno agli anni Settanta.”
Tu sei è un “ambiente immersivo”, buio, illuminato da fasci di luci colorate, proiettati sulle pareti; concepito per attirare gli spettatori e coinvolgerli in un fenomeno visivo di ombre che si moltiplicano a seconda dei loro movimenti, facendoli diventare, a loro volta, attori e protagonisti dell’opera stessa.
Come spiega l’artista la sua è “un’arte visiva che trasmette conoscenza e sapere attraverso gli occhi. Questa e solo questa io definisco Arte, appunto perché trasmette Scienza.”
Ad accompagnare l’esposizione, aperta fino al 22 luglio 2022, un volume che, oltre all’introduzione di Ursula Casamonti, contiene un apparato critico, alcuni estratti dal libro Covid-19 Lockdown dell’Arte scritto da Alberto Biasi durante la pandemia, e un’appendice a cura di Marta Previti.
Tornabuoni Arte
Alberto Biasi
27 maggio – 22 luglio 2022
Lungarno Benvenuto Cellini, 3 – 50125 Firenze
info@tornabuoniarte.it www.tornabuoniart.com / +39 055 68 12 697