MANTOVA – Dopo lo stop dovuto all’emergenza Covid, ha riaperto, alla Casa di Andrea Mantegna, la Biennale Light Art di Mantova.
L’esposizione si compone di due due sezioni: Light Art, con 21 artisti, curata da Vittorio Erlindo, e Black light, con 13 artisti, curata da Gisella Gellini e Gaetano Corica.
Obiettivo della Biennale è quella di intessere un dialogo tra le opere degli artisti e gli spazi interni ed esterni della Casa del Mantegna, ma anche con il tempio di San Sebastiano di Leon Battista Alberti, architetture che, per la loro vicinanza fisica, offrono una visione unitaria della strategia urbanistica, artistica e architettonica dei Gonzaga.
Oltre a dare spazio alle diverse sensibilità artistiche del panorama contemporaneo e a rendere omaggio a diversi esponenti storici, molti dei quali artisti di fama internazionale, la Biennale offre un ampio e articolato spaccato di apparati luminosi e delle poetiche e tecniche utilizzate per le diverse opere.
“L’arte e la scienza – spiega Vittorio Erlindo – da sempre si frequentano e si confrontano con le rispettive tecniche, attraverso la creatività, l’immaginazione, la visionarietà. L’unica pratica avversa alle arti e alle scienze è quella di copiare, e ciò spinge entrambe a riflettere e a pensare in maniera opposta rispetto al senso comune, e a cercare risposte alle domande radicali cui l’uomo non è riuscito ancora a dare risposta. Nella Biennale di Mantova, il nesso che unisce l’arte al progresso scientifico è evidente dal loro legame coi diversi materiali luminosi utilizzati dagli artisti che fanno affiorare un’intesa armonica capace di aprire a nuove prospettive non solo per l’arte ma anche per la scienza.”
“Il Covid 19 – conclude Erlindo – ci ha spaventati, ma non ci ha vinti, né vincerà sul mondo e sulla scienza. Durante il primo lockdown, non sapendo se la Biennale si sarebbe potuta fisicamente realizzare, abbiamo ricostruito in Cinema4D la Casa del Mantegna e il Tempio di san Sebastiano e nei loro ambienti abbiamo collocato le opere e le interviste degli artisti. Non è come vedere nei prossimi giorni la Biennale dal vivo, ma il virtual tour è stato certamente un’opportunità che la realtà virtuale ha offerto a quanti, sia per la chiusura dei Musei che per lontananza geografica, non l’avrebbero mai potuta vedere..”
Gli artisti che hanno preso parte alla Biennale sono: Mario Agrifoglio, Nino Alfieri, Peter Assmann, Carlo Bernardini, Nicola Boccini, Leonilde Carabba, Davide Coltro, Guglielmo Paolo Conti, Giuliana Cuneaz, Davide Dall’Osso, Giulio De Mitri, Mario De Leo, Nicola Evangelisti, Elia Festa, Maria Cristiana Fioretti, Giovanna Fra, Silvia Guberti, Massimo Hachen, Margareta Hesse, Oky Izumi, Marco Lodola, Fardy Maes, Federica Marangoni, Vincenzo Marsiglia, Max Marra, Yari Miele, Mary Mutt, Pietro Pirelli, Francesca Romano, Sebastiano Romano, Giuseppe Rosini, Donatella Schilirò, Paolo Scirpa, Claudio Sek De Luca.
{igallery id=3836|cid=2141|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0}
Vademecum
BIENNALE LIGHT ART MANTOVA 2020
Casa del Mantegna
Via Giovanni Acerbi 47 – Mantova
Tel: 0376 – 360506 – 224887
Fino al 9 aprile 2021
Orari: lunedì chiuso
Martedì – venerdì
Dalle 11 alle 18
INGRESSO LIBERO
Informazioni
https://biennalelightart.it
Casa del Mantegna: Via Giovanni Acerbi, 47, 46100 Mantova MN
Tel: 0376- 360506