MONZA – Le “streghe”, donne rimosse dalla cultura e dalla vita, sono al centro della mostra ideata dalla società Vertigo Syndrome, a cura di Luca Scarlini, dal titolo Stregherie. Fatti, scandali e verità sulle sovversive della storia, che sarà ospitata fino al 26 febbraio 2023 al Belvedere della Villa Reale di Monza.
Con un tema come questo, le streghe, – racconta Chiara Spinnato, fondatrice con il pubblicitario Filippo Giunti della società Vertigo Syndrome – il rischio di trasformare il percorso in un trenino della paura di Gardaland era molto alto, come quello, viceversa, di mettere in mostra un trattato antropologico, politicizzato e succube del sentimento femminista-battagliero attuale, poco interessante già in partenza. Quello che abbiamo fatto, invece, è recuperare le maestranze, le tecniche e le suggestioni del teatro vecchio, che si nutre di idee e di ingegno e non di apparati tecnologici, e affidare la curatela della mostra a uno studioso con conoscenze molto approfondite sull’argomento, certo, ma soprattutto un gran drammaturgo e raccontatore di storie, come Luca Scarlini”.
“Il racconto creato dalla mostra – spiega il curatore – permette ai veri appassionati di temi di femminismo, di letteratura gotica, di metal rock, di film dell’orrore, di antropologia, come di folklore, o di realizzazione di domestici incantesimi, di avvicinare il percorso come macchina narrativa, seguendo le stanze che sono dedicate ai momenti più rilevanti della vicenda della strega e di sentire storie originali ispirate alle opere presentate nell’esposizione. Al di là delle infinite manipolazioni storiche, il termine strega in sostanza segnala una identità profondamente legata al mondo della natura, una donna spesso esperta di erbe e maestra dell’interpretazione dei segni, che il folklore delle Alpi Retiche definiva perfettamente con il termine “Signora del gioco”, titolo di un celebre saggio di Luisa Muraro del 1976 dedicato a ricostruire episodi della caccia alle streghe”.
Il percorso espositivo tra passato e presente
Si diventa streghe per affermare la propria personalità, per sfuggire alle botte di un marito manesco, per insoddisfazione di sé, per impulsi erotici, per odio verso i propri nemici, perché attratte dalla luna o dalla potenza delle piante.
Obiettivo della mostra è quello di ricostruire una cultura dispersa e oppressa, ma che risorge continuamente, partendo dalle sue origini attraverso una ricerca iconografica rigorosa, che ne attesti tutti gli aspetti.
Per raccontare queste inedite storie, la mostra è stata immaginata come un viaggio iniziatico per diventare streghe, liberamente ispirato al classico di Dario Argento Suspiria.
Il visitatore inizia la sua visita vivendo su di sé la forte esperienza di un vero processo per stregoneria tenuto da un tribunale medievale del 1539. A seguire viene invitato a entrare nel mondo dell’Antica Religione della Grande Madre vivendone i luoghi, i riti, le azioni e gli oggetti in un percorso che si articolerà in dieci stanze fortemente caratterizzate, dalla tradizione mitologica fino alla definizione della figura in epoca moderna.
Il percorso espositivo presenta una collezione di stampe antiche unica al mondo, che mette insieme i maggiori incisori ed artisti degli ultimi due secoli con straordinari illustratori anonimi dimenticati, con scene di malefici, torture, sabba osceni, crudi episodi di stregoneria, ma anche scene luminose di streghe buone, zingare che guariscono bambini dalle malattie e simboli magici nascosti in quadri pastorali.
Le opere esposte sono state scelte dal curatore Luca Scarlini all’interno della collezione Guglielmo Invernizzi, da cui provengono anche alcuni trattati immancabili in un percorso dedicato alla stregoneria, come il Malleus Maleficiarum, il più consultato manuale sulla caccia alle streghe, nella pregiata edizione del XVI secolo, dove sono indicati caso per caso i supplizi e le pene da fare soffrire a chi era accusato di stregoneria.
Collezione Invernizzi
Tra le opere della collezione Guglielmo Invernizzi, spiccano un bulino di Dürer del 1501 raffigurante La strega a rovescio sul caprone, le xilografie del Maestro del Virgilio di Grüninger del 1502, Il giovane principe impara la magia di Hans Burgmair, del 1515, e La strega e il palafreniere di Hans Baldung Grien del 1544/45, sino ad arrivare alle incisioni moderne di Goya, tratte dalla serie dei capricci nell’edizione del 1886, e alle modernissime acqueforti di Joseph Apoux sulle streghe di Notre Dame del 1888, per finire con la litografia a colori di Leonor Fini rappresentante una strega a cavallo della mitica scopa, opera della fine del ‘900.
La mostra presenta anche una selezione di manifesti, locandine e fotobuste a tema maligno, provenienti dalla sterminata collezione di cimeli cinematografici di Alessandro Orsucci, ed una serie di oggetti originali, mai visti in Italia, legati al mondo della stregoneria – antichi calderoni, bacchette, feticci, amuleti e talismani – prestati dal leggendario Museo specializzato in Stregoneria di Boscastle, in Cornovaglia.
Una sezione di interesse locale, è dedicata al raro romanzo storico La strega di Monza, scritto da Giuseppe Bertoldi da Vicenza nel 1861, proveniente dalla Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, che racconta le vicende della Matta Tapina, Strega herbaria, che visse nel “Bosco Bello”, selva poi inglobata nel Parco di Monza.
Conclude l’esposizione una sezione separata che racchiude sei illustrazioni originali inedite di Gloria Pizzilli, che si occupa di illustrazione a livello internazionale dal 2010.
La mostra è accompagnata da un volume di Luca Scarlini, edito da Skira, concepito come un racconto sulla strega, scandito come l’esposizione in dieci capitoli, che ne affrontano tutti gli aspetti di maghe, veggenti, profetesse, pizie, accogliendo anche immagini della mitologia classica, rimanendo sempre decisamente nel mondo femminile e nelle sue rappresentazioni oscure, come il mito della strega propone nei secoli.
Vademecum
STREGHERIE
Fatti, scandali e verità sulle sovversive della storia
Monza, Belvedere della Villa Reale (viale Brianza 1)
29 ottobre 2022 – 26 febbraio 2023
Orari
Giovedì e Venerdì 10,30 – 18,30
Sabato e domenica 10,30 – 20,00
Biglietti
Intero € 15,00 | Ridotto € 13,00 (possessori biglietto Villa Reale; fino a 18 anni e sopra i 65; fino ai 26 anni ridotto a € 13,00 il giovedì)
Gratuito fino ai 6 anni
Ridotto speciale Scuole € 6,00
Ridotto bambini dai 6 ai 12 anni € 6,00
Sito internet www.stregherie.it
Catalogo mostra: Skira (skira.net)
Vertigo Syndrome
Tel. + 39 351 656-0343
info@vertigosyndrome.it| www.vertigosyndrome.it
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