ROMA – Dal 30 luglio fino al 4 settembre le Scuderie del Quirinale ospitano la mostra, organizzata da Bunkachō (Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone) e curata da Takeo Oku, dal titolo Capolavori della scultura buddhista giapponese. Ventuno opere summe per un totale di 35 pezzi che spaziano dal periodo Asuka (VII-VIII secolo) al periodo Kamakura (1185-1333) e che realizzano un affascinante percorso tra sculture che parlano di una cultura solidissima nelle sue affermazioni e di una potenza creativa formidabile.
Ogni opera richiama stati di consapevolezza e sentimenti diversi, come la meditazione e l’azione, la quiete o l’ira, la comprensione o la paura. Il buddismo di fatto cominciò a diffondersi in Giappone proprio grazie alla scrittura e alla scultura, introdotta dalla Cina attraverso la penisola coreana, tra il VI e il VII secolo. IL percorso espositivo permette di comprendere lo sviluppo e l’evoluzione di questa arte che trovò il suo culmine nel tardo periodo Heian (794-1185), fino ad arrivare all’iconografia più realistica e vigorosa, essenziale nelle forme, che ben rispondeva agli ideali samuraici e alla filosofia legata al buddhismo zen che si diffuse in epoca Kamakura.
Le opere scultoree presenti in mostra esprimono scuole di buddhismo e insegnamenti differenti, sono legate alla funzione rituale e allo stile del tempio che le ospita, richiamando caratteristiche ed emozioni diverse a seconda della figura rappresentata.
La mostra, realizzata al culmine delle celebrazioni per 150esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone (il Trattato di Amicizia e Commercio fu infatti firmato il 25 agosto 1866), rappresenta, come ha sottolineato l’ambasciatore Kazuyoshi Umemoto, un momento attraverso il quale gli italiani “possono sentire più vicino il Giappone e possono approfondire la reciproca conoscenza delle culture”.
Vademecum
Capolavori della scultura buddhista giapponese
30 luglio – 04 settembre 2016
Roma, Scuderie del Quirinale
Info: +39 06 3996 7500
http://www.scuderiequirinale.it