ROMA – Ha dimensioni monumentali la Mela Reintegrata di Michelangelo Pistoletto che dal 23 maggio è stata installata nei sotterranei delle Terme di Caracalla, dove sarà visibile al pubblico dal 24 maggio fino al 25 settembre 2016. Il progetto nasce con l’idea di riflettere sul significato della mela nella storia, dai miti greci passando per la tradizione biblica e l’immaginario fiabesco, per arrivare fino ai giorni nostri proiettandosi in scenari futuri.
Enorme, bianchissima, realizzata in marmo di Carrara, la mela è infatti un simbolo che, come spiega l’artista, “ viene da lontano, attraversa tutta la storia che abbiamo alle spalle, partendo dal morso, che rappresenta il distacco del genere umano dalla Natura e l’origine di quel paradiso artificiale che si è sviluppato fino a raggiungere le dimensioni totalizzanti di oggi. La Mela Reintegrata rappresenta l’entrata in una nuova era nella quale mondo artificiale e mondo naturale si ricongiungono producendo un nuovo equilibrio planetario”. La grande cicatrice ricucita che la contraddistingue, appunto come un grosso morso reintegrato con gigantesche graffette, è insomma l’invito di Pistoletto a riconnettere queste due parti (mondo artificiale e mondo naturale) all’insegna di una nuova armonia con lo scopo di superare tutte le contrapposizioni.
L’installazione delle Terme di Caracalla si differenzia da quella inaugurata di recente sulla piazza della Stazione Centrale di Milano, sia per consistenza che dimensioni. La Mela Reintegrata di Milano ha infatti una forma più simile a un cuore rivestito di una struttura leggera, una pelle, specifica Pistoletto. La Mela di Roma invece è stata volutamente realizzata in marmo, quasi a voler affermare un legame con la classicità del luogo, o meglio una nuova classicità che sceglie di re-integrarsi con l’antico dello splendido scenario che la ospita. Achille Bonito Oliva precisa: “L’opera si sottrae a ogni sforzo di contaminazione che appartiene all’idea dell’avanguardia e afferma la propria classicità, celebrando la capacità dell’arte di progettare il passato, riportare i materiali aulici della storia dell’arte nel nostro presente, occupare uno spazio della grande storia romana, le Terme di Caracalla, e proporsi nella sua grande dimensione a un incontro con la società del nostro tempo. La Mela Reintegrata è l’avvertimento che ci possiamo avviare verso il Terzo Paradiso.” E non a caso proprio nel 2012 Pistoletto, alle Terme di Caracalla, aveva realizzato l’installazione del “Terzo Paradiso”, con i frammenti di marmi e mosaici antichi propri del sito archeologico, creando uno stretto legame con le rovine. Oggi dunque la nuova installazione, per il suo carico di significato, si integra perfettamente anche con il senso e il significato della precedente opera.
Il progetto, promosso dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma con Electa, è visibile gratuitamente dall’ingresso alle Terme di via Antonina.