MILANO – Il nove è sicuramente il numero che ricorre nel progettocondotto da Amref con l’Istituto Europeo di Design, da poco concluso. D’altra parte per molte culture si tratta di un numero “divino”. Dunque 9 graphic novel realizzate da 9 studenti di Illustrazione e Animazione IED Milano, in un percorso durato 9 mesi; 9 storie sui temi della salute, della sicurezza alimentare, dell’acqua e dell’igiene del Paese più giovane e anche più povero al mondo. 9 progetti tra cui sono stati scelti tre vincitori, rivelati e premiati il 9 luglio, anniversario dell’indipendenza del Sud Sudan, sancita proprio il 9 luglio del 2011.
Le graphic novel vincitrici sono quelle di Michele Accorsi e Giulia Masia (entrambi al primo anno di Corso) e di Lucrezia Pompa (terzo anno, neodiplomata in Illustrazione), rispettivamente con le opere Farfalla kukupu, I colori dell’unione e Una notte di parole, visibili sul sito homehope.corriere.it insieme a quelle di tutti gli altri studenti IED partecipanti all’iniziativa.
Scopo dell’iniziativa è offrire uno sguardo nuovo e giovane, libero da stereotipi sull’Africa: entrare “dentro il Sud Sudan”, attraverso i racconti e le immagini degli operatori di Amref, e disegnarne delle storie. A guidare gli studenti nel percorso creativo sono stati i docenti tutor Alberto Ponticelli – fumettista e Fabio Berio – storico.
“Un progetto come quello condotto con Amref – dichiara Rossella Bertolazzi, Direttore della Scuola di Arti Visive IED Milano – in cui le ragazze e i ragazzi devono informarsi, studiare, capire, calarsi dentro una realtà che non è la loro realtà per potersi poi esprimere e dare il meglio con il linguaggio universale delle immagini, servirà loro moltissimo: è un qualcosa che si porteranno dietro tutta la vita.”
“Per noi di Amref – evidenzia Paola Magni, Area Programmi di Amref Health Africa – è importante riuscire a comunicare l’Africa oltre gli stereotipi, con strumenti nuovi e creativi, una sfida che ci contraddistingue da sempre. Per questo siamo molto orgogliosi della collaborazione con IED, legata al mondo digitale e a narrazioni innovative delle tante storie di questo Continente. A maggior ragione perché è stata fatta dai giovani per i giovani: è proprio con le nuove generazioni che vogliamo raccontare l’Africa come una risorsa, che dobbiamo rispettare, raccontare e disegnare».
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