ROMA – Cosa significa conservare la memoria in un’epoca che sembra fagocitare ogni forma di individualità? La mostra Andrea Fogli. 7 Atlanti, inaugurata il 5 dicembre 2024 presso il Padiglione 9A del Mattatoio di Roma, offre una risposta attraverso un’esplorazione, innovativa, rigorosa e poetica del concetto di “Atlante”.
Curata da Stefano Chiodi e promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, organizzata da Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con Athena Cooperativa Sociale e con il sostegno di Associazione MetaMorfosi, l’esposizione riunisce per la prima volta i principali cicli di opere di Fogli, realizzati dal 2000 a oggi, in un percorso che intreccia profondità storica, tensione spirituale e un’intensa ricerca formale.
Atlanti di umanità: le opere come diari del tempo
Ogni ciclo presentato è, appunto, un “atlante” personale, un diorama, una mappa di figure, luoghi e visioni che Fogli costruisce con la cura di un archivista e la sensibilità di un poeta. Le opere, che spaziano tra diversi linguaggi, disegno, scultura e testi, conservano una qualità meditativa, quasi rituale, spesso legata a ritmi simbolici: 59 come i grani del rosario, 365 come i giorni dell’anno, o 111 come i “libri rossi” di Alighiero Boetti. Questo schema numerico è il filo conduttore di una narrazione che attraversa temi universali come il tempo, lo sguardo e il ricordo.
Un percorso in tre atti: dall’informe al volto
La mostra si articola in tre spazi, come atti di una rappresentazione teatrale. Si apre con il ciclo Effemeridi del Giardino (2019), 59 piccole sculture in argilla cruda e testi scritti durante passeggiate lungo il Tevere, e prosegue con i Dormienti (2021-2022), altrettanti piccoli “grani” di argilla che evocano una fragile e intensa umanità. La seconda stanza, cuore dell’esposizione, ospita una selezione di 155 disegni dal Diario delle Ombre (2000-2006), accanto alle 141 figure in terracotta del Piccolo Popolo.
Ma è il ciclo dei Vedenti (2002-2024) a rappresentare l’epicentro concettuale dell’intera esposizione. I 111 disegni a matita ritraggono gli occhi di “eretici visionari”, uomini e donne che hanno illuminato il pensiero e l’azione collettiva, agendo “controvento” e “controtempo”: da Pier Paolo Pasolini a Hannah Arendt, da Rosa Luxemburg a Maria Montessori. Ogni volto è un dialogo tra il passato e il presente, una memoria che si rinnova nello sguardo dell’osservatore.
Nelle parole di Fogli, i Vedenti sono “un memoriale aereo e leggero come una raccolta di farfalle, ma capace di penetrarti e fissarti negli occhi”. Questa tensione tra leggerezza e profondità si riflette anche nella scelta tecnica: la matita che stratifica linee sottili fino a far emergere l’immagine è un processo che richiama la costruzione paziente di un sapere condiviso.
L’arte come resistenza all’oblio e all’omologazione
Chiude la mostra una riflessione sul tema del volto e della materia, con il Diario dei 59 grani di argilla (2013-2014) e il Diario dei 59 grani di polvere (2020-2021). Questi lavori, realizzati giorno per giorno, recuperano il senso di un tempo vissuto e scandito dalla creazione, in contrasto con l’accelerazione frenetica della contemporaneità.
Fogli si inserisce in una tradizione di artisti-filosofi che utilizzano l’arte come strumento di resistenza ai processi di omologazione culturale. La sua scelta di mantenere intatti i cicli, rifiutando il mercato, sottolinea l’urgenza di una “condivisione pubblica” che preservi l’integrità delle opere e la loro forza narrativa. In questa visione, l’arte diventa un archivio vivente, capace di dialogare e interagire con la complessità del nostro tempo.
Accompagnata da un catalogo edito da Quodlibet, che include saggi di Giorgio Agamben, Jan Hoet, Denis Isaia, Marta Ragozzino, Carla Subrizi, Tommaso Trini e Peter Weiermair, la mostra invita a un’esperienza contemplativa e intellettuale, consigliata a chi cerca nell’arte un antidoto alla vacuità del presente.
Vademecum
Mattatoio di Roma
Piazza Orazio Giustiniani, 4 – Roma
Padiglione 9a
www.mattatoioroma.it – Facebook: @mattatoioroma – Instagram: @mattatoio
Orari
Dal martedì alla domenica 11.00 – 20.00 – Ingresso gratuito
Chiuso il lunedì. L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura