ROMA -Dal 25 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023, la Galleria Borghese ospita la mostra Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra a Roma nel Seicento, a cura di Francesca Cappelletti e Patrizia Cavazzini.
L’esposizione, pensata per attirare l’attenzione del pubblico su questa produzione di oggetti singolari, si inserisce in un percorso di ricerca iniziato nel 2021 con l’approfondimento del tema della Natura e del Paesaggio all’interno della collezione della Galleria.
Sono oltre 60 le opere in mostra, provenienti da musei italiani e stranieri e da importanti collezioni private, in un percorso articolato in otto sezioni.
“Il percorso – afferma Francesca Cappelletti –ci accompagna alla scoperta di una ricchezza nascosta all’interno delle collezioni, ci avvicina a una forma di opera d’arte che si poteva toccare, per osservarla da vicino e con molta attenzione, lasciandosi incantare dall’abilità dell’artista e dalla energia creativa della natura stessa. Un’alleanza che la mostra cerca di riportare al centro del nostro sguardo e del nostro pensiero”.
Partendo da una fondamentale premessa che dimostra quanto l’uso di metalli e marmi come supporto alla pittura, la rendesse non solo capace di vincere il tempo, come la scultura, ma anche di rendere durevole la memoria di un personaggio, il percorso presenta opere di Sebastiano del Piombo, del Cavalier d’Arpino, Antonio Carracci, Carlo Saraceni, Orazio Gentileschi, fino a quelle di Antonio Tempesta, singolare figura di raccordo fra Firenze e il mondo nordico.
La discussione sulla durabilità delle opere d’arte si era inserita nel dibattito sul paragone tra scultura e pittura, ma nel corso del Seicento si infittisce il gioco fra arti sorelle: gli scultori usano marmi colorati e i pittori dipingono su pietra, mentre metalli e legni preziosi concorrono alla creazione di oggetti straordinari, come piccoli altari, stipi e orologi, dalle forme architettoniche complesse e adorni di piccole sculture, rilievi e pittura.
Una particolare sezione della mostra introduce alla presenza delle pietre colorate nelle collezioni aristocratiche romane. Questo prologo comprende anche oggetti già parte della collezione Borghese, come il Tavolo in pietre dure di ambito romano della Sala XIV oppure il Tabernacolo della Cappella con una stupefacente cornice di pietra dura. Ad arricchire il percorso contribuisce, infine, l’esposizione di statue con inserti policromi della Galleria.
Vademecum
Galleria Borghese
Piazzale Scipione Borghese 5 – Roma