ROMA – Tre archeologi dell’Università Cattolica di Lovanio in Belgio: Marie-Cécile Bruwier, direttrice scientifica del Museo reale di Mariemont e professoressa di archeologia egiziana e museologia; Marco Cavalieri, professore di archeologia romana e antichità italiche; Nicolas Amoroso, assistente presso la cattedra di archeologia romana e antichità italiche, hanno scoperto ad Alessandria d’Egitto un complesso monumentale di eta’ greco-romana dedicato alla regina Cleopatra. A riferire di questo ritrovamento è la rivista “Archeologia Viva”. La missione archeologica sta portando avanti una campagna di scavi nel settore orientale esterno alle antiche mura di Alessandria, è qui che sono emerse le tracce di un tempio e di un apparato scultoreo risalente al regno di Cleopatra VII (51-30 a.C.)la più famosa regina d’Egitto.
“Le indagini si sono concentrate – riporta la rivista – nella zona del quartiere moderno di Smouha, un sobborgo orientale della città. Il sito, conosciuto già dal XVIII secolo, solo a partire dal 2008 è stato oggetto di scavi condotti sulla base di attenti studi topografici. In precedenza, le uniche testimonianze si basavano su alcuni frammenti di statue colossali, oggi divisi tra il Museo di Mariemont e il Museo greco-romano di Alessandria. Le indagini hanno dato brillanti risultati documentando i resti di un tempio monumentale di età greco-romana che aggiungono un importante tassello alla conoscenza dell’antica Alessandria” (da “Archeologia Viva”).
In particolare è stato portato alla luce un frammento di lucerna romana raffigurante Iside in trono adorna del basileion, il disco solare sostenuto da due spighe di grano e sormontato da due piume. Una seconda lucerna mostra Iside in trono che allatta il piccolo Arpocrate, mentre il frammento di una manica è riferibile a un busto di Serapide. I reperti rinvenuti evidenziano la pratica di culti isiaci in questo sobborgo alessandrino. Inoltre due iscrizione geroglifiche frammentarie, scoperte nel 2009 e nel 2010, presentano parte di un titolatura reale dimostrando la presenza di statue reali nel luogo dove sono stati condotti gli scavi. Le ricerche infine hanno evidenziato una sessantina di blocchi di forma parallelepipeda in granito, calcare e marmo e parecchi frammenti di colonne in granito rosa.