SALERNO – Durante la XIX edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si è conclusa il 30 ottobre, in occasione della conferenza #Unite4Heritage for Palmyra, è stato siglato un Accordo di amicizia tra Palmira e Paestum. Fayrouz Asaad, figlia di Khaled al-Asaad, testimone eccezionale dell’Accordo, ha dichiarato commossa: ’’Palmira vive a Paestum’’.
L’accordo è stato un atto importante per suggellare ”la comunione e la vicinanza tra due testimonianze straordinarie, nel mondo, di civiltà millenarie all’insegna del rispetto delle persone e della democrazia” ha spiegato il sindaco di Capaccio Paestum Italo Voza. Il direttore del Marketing e Promozione del Ministero del Turismo a Damasco, Barsek Bassam, nel corso della conferenza, ha annunciato che esperti in archeologia e architettura sono al lavoro e stanno elaborando un piano di studio per ripristinare i servizi, le infrastrutture e la sicurezza della zona di Palmira. “Presto sarà stilato un elenco di cose da fare per la ricostruzione, con una previsione certa dei tempi richiesti. Siamo assolutamente concordi – ha spiegato ancora Bassam- che andrà fatta con il coordinamento di Istituzioni internazionali come l’Unesco e l’ICCROM”.
L’ultimo direttore per il Turismo di Palmira, Mohamad Saleh ha invece dichiarato in relazione al restauro di Palmira: ”Non posso immaginare di vedere il Parco Archeologico di Palmira senza l’Arco monumentale. Sono sicuro che sia giusto ricostruire tutto come era e soprattutto lavorare per restaurare la mentalità dei nostri bambini che hanno visto bombe, sangue, distruzione’’. Mentre Fayrouz Asaad, figlia dell’archeologo trucidato dall’Isis, giunta a Paestum dalla Germania dove si è rifugiata un anno e mezzo fa con il marito e la figlia e dove ha da poco ripreso i suoi studi in archeologia, accolta da un lungo applauso, con voce rotta ha detto: ”Sono molto contenta di essere con voi. Grazie mille all’Italia e alla Borsa per quello che ha fatto per la Siria. Grazie a Dio mio padre è morto prima di vedere la distruzione dei monumenti che tanto amava. Adesso vedo l’anima di mio padre attraverso voi. L’Italia è famosa per i suoi esperti archeologici – ha aggiunto – Spero che possa partecipare al restauro di Palmira quanto prima”.
Nel frattempo, grazie a un’iniziativa di “Archeo” patrocinata dall’Unesco, sarà tradotta in italiano la guida scritta in inglese dall’archeologo. ”Spero sia pronta massimo per inizio 2017 – ha spiegato il direttore della rivista Andreas Steiner – e che sia di buon auspicio affinché si possa tornare a visitare Palmira quanto prima”.