LONDRA – La notizia di questa incredibile scoperta è stata anticipata dal “Guardian”, ma è prevista la proiezione di un documentario girato durante i lavori d’indagine, al British Museum di Londra.
L’imbarcazione, lunga 23 metri, è stata ritrovata nell’ambito di un programma di ricerca sottomarino denominato Black Sea Maritime Archaeology Project e si ritiene possa essere la nave più antica del mondo.
Il britannico Joe Adams, che ha guidato il team di archeologi, ha spiegato: “Una nave sopravvissuta intatta dall’epoca classica, a 2 chilometri di profondità, è qualcosa che non avrei mai creduto possibile vedere. Si tratta di un ritrovamento che cambierà le nostre conoscenze e la nostra compressione delle attività di cantieristica e della marineria del mondo antico”.
Il reperto è completo dialbero, timone e postazioni per gli addetti ai remi. Per la datazione è stato eseguito un test al carbonio 14 dall’Università di Southampton, che ha confermato essere un relitto di 2400 anni fa. Ciò che rende ancora più suggestiva la scoperta è che la nave è molto simile a una raffigurata su un vaso più o meno coevo, presente nella collezione del British, denominato “Siren Vase”, che dovrebbe rappresentare la nave di Ulisse.
La cosa invece più sconfortante è che l’imbarcazione non potrà vedere la luce in quanto, con le tecnologie attualmente disponibili, non sarà possibile riportarla in superficie, in quanto si rischierebbe la sua distruzione.