FIRENZE – È stato rinvenuto a Limite sull’Arno (Firenze) un complesso monumentale che, secondo alcuni studi effettuati sullo scavo, costituirebbe la struttura di una villa di un aristocratico romano. Il complesso si compone di un corpo centrale esagonale con numerose sale circostanti, con altezza di circa 15 metri e diametro di 30.
La Villa, per la sua particolare struttura, trova corrispondenza con un altro complesso esistente solo a Costantinopoli. Le novità relative a questo scavo sono state presentate dal professor Federico Cantini, docente di archeologia medievale all’Università di Pisa, il quale ha affermato: “Possiamo senza dubbio paragonare questa Villa ad altre che si trovano soltanto a Costantinopoli, considerando anche le dimensioni eccezionali del complesso e lo stato di conservazione. Gli scavi di quest’anno stanno confermando l’ipotesi di una struttura importante sul piano internazionale, come altre presenti nelle città capitali dell’Impero tardo-antico – ha spiegato il professore Cantini – D’altronde, bisogna pensare anche al prestigio del proprietario, che volle una villa proporzionata al suo rango in cui trascorrere le giornate nell’Otium, rimproveratogli da Simmaco in un passaggio del suo Epistolario. Ci sono buone prospettive per il sito, perché è un unicum nel territorio ed anche a livello sovranazionale; è fondamentale la conoscenza approfondita come prerequisito per una futura valorizzazione“.
L’aristocratico romano proprietario della Villa sarebbe Vettio Agorio Pretestato, governatore della Tuscia e dell’Umbria nel periodo precedente al 362 d.C. e prefetto dell’Urbe fino al 384, anno della sua morte. Recentemente inoltre durante gli scavi è stata rinvenuta anche un’area termale con una vasca sostenuta da mattoncini e posizionata accanto a un forno che avrebbe riscaldato l’ambiente.