NEW YORK – Il 28 gennaio andrà all’asta, da Sotheby’s a New York, un capolavoro dell’artista Orazio Gentileschi (Pisa, 1563 – Londra, 1639). Si tratta della Danae che è stata stimata tra i 25 e i 35 milioni di dollari. L’opera fu commissionata all’artista dal nobile genovese Giovanni Antonio Sauli per il suo palazzo di Genova nel 1612. Il dipinto, un olio su tela (161.3 x 226.7 cm), rappresenta una scena del mito di Danae: la bellissima figlia del re Acrisio di Argo viene rinchiusa in una stanza segreta per impedirne qualsiasi contatto seduttivo con il mondo maschile. Questo non vale però per Giove che in una metamorfosi divina si materializza – innamorato della ragazza – in una pioggia di monete d’oro. L’arrivo di Giove è annunciato da Cupido – che scostando il tendaggio – rivela la seducente bellezza di Danae. L’opera è un esempio della straordinaria capacità di Gentileschi nel dipingere tutte le sfumature della luce e le raffinatezze della bellezza e rappresenta uno degli esempi più alti della pittura del primo Seicento. Orazio Gentileschi è infatti considerato il capostipite del Barocco. L’artista cominciò la propria carriera a Roma, sedotto dalle opere di Caravaggio.
Quella della cosiddetta Serie Sauli rappresenta una delle commissioni più importanti affidate all’artista. Nella serie è inclusa anche la celebre Maddalena penitente oggi in una collezione privata newyorkese e Lot e le figlie conservato al Getty Museum di Malibu. Gentileschi riuscì a trasmettere la propria arte e maestria pittorica anche alla formidabile figlia pittrice Artemisia.