VENEZIA – Dopo la decisione degli organizzatori del Padiglione Ucraino alla prossima Biennale Arte di Venezia di sospendere i preparativi per la mostra, arriva la notizia del ritiro degli artisti e del curatore russi. Dunque la Russia non parteciperà alla 59/a Biennale dell’Arte di Venezia.
A causa dell’attuale situazione bellica, innescata da Mosca contro l’Ucraina, gli artisti russi Alexandra Sukhareva e Kirill Savchenkov, sostenuti dal curatore Raimundas Malaauskas, hanno comunicato la loro decisione di dare forfait e di non portare avanti il loro progetto.
Si legge in una nota: “Non c’è posto per l’arte quando i civili muoiono sotto il fuoco dei missili, quando i cittadini dell’Ucraina si nascondono nei rifugi e quando chi protesta in Russia viene ridotto al silenzio”. “Poichè sono nata in Russia – aggiunge Sukhareva -, non presenterò il mio lavoro al Padiglione della Russia alla Biennale di Venezia“.
Anche il curatore lituano, Raimundas Malašauskas, ha comunicato in una nota la sua posizione, dando pieno sostegno ai due artisti. “Ho presentato le mie dimissioni da curatore del Padiglione Russia. – Scrive sui social – Sono grato e ammiro gli artisti russi Kirill Savchenkov e Alexandra Sukhareva, con i quali ho lavorato per portare avanti il progetto per la Biennale. Nonostante questo, non posso portare avanti il lavoro, alla luce dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito della Russia. Questa guerra è insostenibile sia politicamente che emotivamente”.
Sottolineando poi i motivi della sua decisione, aggiunge “Sono nato e mi sono formato in Lituania durante l’Unione Sovietica e ho vissuto la sua dissoluzione nel 1989 e ho testimoniato e ho partecipato allo sviluppo del mio Paese sin da allora. L’idea di ritornare a vivere sotto la Russia o qualsiasi altro impero è semplicemente intollerabile“.
“Mi sembra una scelta di grande coraggio e impegno civile. Il mondo dell’arte sa da che parte stare”. – Questo il commento del Ministro della Cultura, Dario Franceschini.
Intanto arriva anche il sostegno dell’Istituzione veneziana che in una nota ufficiale scrive: “La Biennale esprime piena solidarietà per questo atto coraggioso e nobile e condivide le motivazioni che hanno portato a questa scelta, che drammaticamente raffigura la tragedia in cui si trova l’intera popolazione dell’Ucraina”. “La Biennale – conclude il comunicato – resta il luogo di incontro fra i popoli attraverso le arti e la cultura e condanna chi impedisce con la violenza il dialogo nel segno della pace”.