MILANO – “PARLAMI” è il titolo dell’esposizione realizzata in collaborazione con la Galleria Glauco Cavaciuti che, dal 17 al 27 ottobre, vede protagonista Alighiero Boetti all’interno della boutique Bvlgari di via Gesù 4 a Milano.
Alighiero Boetti: tra Arte Povera e Concettuale
Boetti, figura chiave del movimento dell’Arte Povera, è stato un artista eclettico e visionario. La sua produzione, caratterizzata da una continua sperimentazione e da un’indagine profonda sulla natura del linguaggio e della comunicazione, ha lasciato un segno indelebile nel panorama artistico del Novecento.
Negli anni Settanta, l’artista abbandona il gruppo dell’Arte Povera, si trasferisce a Roma e si avvicina all’Arte Concettuale, dove sviluppa ulteriormente la sua ricerca artistica, diventando un maestro di questo movimento.
Il legame tra Boetti e Bvlgari: audacia e creatività
Ma cosa lega un artista concettuale come Boetti a un marchio di lusso come Bvlgari? Entrambi condividono una profonda passione per la bellezza, l’innovazione e la ricerca di nuove forme espressive. Boetti, con le sue opere, ha sempre cercato di superare i limiti tradizionali dell’arte, così come Bvlgari ha rivoluzionato il mondo della gioielleria con creazioni audaci e originali.
Gli Arazzi di Boetti: decifrare il linguaggio
Tra le opere più celebri di Boetti ci sono i suoi “Arazzi”, composizioni di lettere ricamate che formano frasi e motti da leggere in modalità inedite.
Nelle serie “Dall’oggi al domani” o “Ammazzare il tempo“, vi è un continuo gioco di rimandi e citazioni. Scomponendo le parole nelle loro unità minime, l’artista mette in discussione il senso stesso delle convenzioni sociali, invita a riflettere sulla natura del linguaggio e sulla sua capacità di costruire e decostruire la realtà. Boetti spinge a interrogarsi sulla dualità dell’esistenza umana, sulla tensione tra ordine e caos, tra coerenza e contraddizione.
Uno stimolo continuo alla riflessione, a guardare oltre le apparenze e a scoprire i significati nascosti dietro le parole. Lo spettatore viene “catturato” dai colori vivaci di queste opere che hanno poi bisogno di farsi leggere, di farsi guardare. È dunque invitato a girare, a muoversi intorno, per pensare, interrogarsi ed elaborare una propria interpretazione personale. Lo stesso accade con Bvlgari che invita a giocare, a sperimentare e definire il proprio stile con libertà creativa.
Tra le opere di Boetti esposte troviamo “Nero su bianco e bianco su nero”, “Un’idea brillante”, e “Ordine e Disordine”.