BARI – La Puglia celebra Giovanni Boldini con la mostra Boldini. L’incantesimo della pittura. Capolavori dal Museo Boldini di Ferrara, ospitata dal 7 dicembre 2019, alla Pinacoteca De Nittis di Barletta.
Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931) è stato uno dei più celebri ritrattisti della Belle Époque assieme a James McNeill Whistler, John Singer Sargent e Joaquín Sorolla e ha immortalato i protagonisti del tempo, da Robert de Montesquiou alla marchesa Luisa Casati, facendo di loro l’immagine stessa di quel momento storico e culturale.
Inizialmente vicino alle poetiche dei Macchiaioli, con il tempo l’artista, facendo tesoro delle innovative lezioni di Eduard Manet e Edgar Degas, oltre che delle poetiche dell’impressionismo, riuscì a sviluppare una cifra stilistica personalissima, originale e sofisticata, rinnovando l’antica pratica del ritratto e divenendo uno più richiesti interpreti del ritratto di società.
La rassegna pugliese, frutto di una collaborazione grazie alla quale è stato possibile realizzare la grande mostra dedicata a De Nittis al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, dà conto del percorso creativo di Boldini in ogni aspetto e ambito della sua produzione, dal paesaggio alla natura morta, dalle vedute di città al ritratto, sia quello intimo che ritrae amici e colleghi, che quello di società che gli ha regalato successo e fortuna.
Sono circa 70 le opere provenienti dal Museo Boldini di Ferrara – la più estesa e rappresentativa raccolta pubblica intitolata al maestro. Tra i capolavori ci sono alcune opere davvero iconiche come il Piccolo Subercaseaux, i ritratti “alla moda” della Contessa de Leusse, della Principessa Eulalia e Fuoco d’artificio o la magnetica effigie della Signora in rosa, emblematica di una nuova rappresentazione, nervosa ed elegante, della femminilità moderna.
“Il patrimonio artistico è un bene comune e in quanto tale è importante che sia ammirato e apprezzato da tanti – ha spiegato il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito – e in sedi prestigiose come il Palazzo dei Diamanti di Ferrara o Palazzo Della Marra a Barletta, vista anche l’affinità degli artisti di cui si tratta e i progetti di ricerca del Museo Giovanni Boldini e della nostra Pinacoteca”. “Per De Nittis abbiamo grandi ambizioni, su tutte quella di conferirgli la giusta dimensione internazionale – ha concluso il primo cittadino – quella stessa che caratterizzò l’opera e la vita dell’artista barlettano”.