MILANO – Troppo freddo per i quadri custoditi a Brera. I condizionatori vanno in tilt e, quando temperatura e l’umidità variano troppo repentinamente, il supporto si dilata e la pellicola di colore rischia di sollevarsi e poi staccarsi. E’ successo il 7 gennaio e la direzione oggi ha annunciato che per ottimizzare più velocemente i valori di umidità relativa, la più famosa pinacoteca d’Italia verrà fornitia di nuovi apparecchi di climatizzazione in aggiunta ai vecchi.
Intanto però il Cristo alla Colonna del Brtamante è stato mandato in restauro preventivamente, mentre altre opere, soprattutto dipinti su legno che sono quelli più “sensibili” alle variazioni di temperatura, sono stati “incerottati” nei punti deboli per contrastare la tendenza della pellicola pittorica a sollevarsi come conseguenza di improvvisi sbalzi di temperatura. Tra questi la Pala Montefeltro di Piero della Francesca, e altri dipinti su tavola a rischio come la Madonna con il bambino di Giulio Campi, il San Gerolamo di Bartolomeo Montagna, una Madonna del Sampietrino, una Vergine con la crocifissione dell’Ortolano.
La direzione però ha sottolineato che nessun danno irreversibile ha toccato le opere e che la tutela delle stesse è sempre al primo posto fra gli interessi delle istituzioni.