PARIGI – L’artista bulgaro, naturalizzato statunitense, Christo Javacheff, classe 1935, tornerà a Parigi nel 2020 per un nuovo progetto, in realtà in cantiere dal 1962, ma finora realizzato solo attraverso bozzetti, disegni, fotomontaggi: l’impacchettamento dell’Arco di Trionfo.
Inizialmente l’installazione avrebbe dovuto prender corpo tra il 6 e il 9 aprile del 2020. Così non sarà. Al momento infatti è stata diffusa la notizia di uno slittamento di alcuni mesi. La nuova data ufficiale prevede l’installazione per 16 giorni, dal 19 settembre al 4 ottobre 2020. Questo cambio di date è dovuto ai danni inflitti al monumento dai gilet gialli durante i recenti scontri nella capitale, per cui servirà del tempo per restaurare le parti danneggiate.
Per “l’impacchettamento” di uno dei simboli più iconici di Parigi saranno utilizzati 25mila metri quadrati di tessuto in polipropilene blu-argento riciclabile e 7mila metri di corda rossa.
Per quanto concerne invece il costo dell’imballaggio, questo sarà totalmente autofinanziato dall’artista attraverso la vendita dei suoi studi preparatori, disegni, collage di progetti e modelli, opere degli anni Cinquanta e Sessanta e litografie originali dedicate ad altri soggetti.
Christo torna dunque a Parigi dopo 35 anni, proprio nell’anno in cui il Centre Pompidou celebrerà il suo periodo parigino con una grande mostra.