GENOVA – Settant’anni della nostra storia raccontati nella mostra L’Italia di Magnum. Da Robert Capa a Paolo Pellegrin, ospitata dal 6 maggio al 18 luglio 2021 a Palazzo Ducale di Genova e organizzata in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia e Magnum Photos.
Oltre duecento scatti per uno straordinario percorso espositivo, introdotto da un omaggio ad Henri Cartier-Bresson e al suo viaggio in Italia negli anni Trenta.
La mostra prende poi avvio con una serie di Robert Capa, dedicata alla fine della Seconda Guerra Mondiale, che mostra un paese in rovina, distrutto da cinque anni di conflitto, e una di David Seymour, che nel 1947 riprende invece i turisti che tornano a visitare la Cappella Sistina.
Organizzata in decenni, la rassegna prosegue con le immagini di Elliott Erwitt che racconta Roma con le sue bellezze e le sue contraddizioni con lo sguardo sempre affettuosamente ironico che lo ha reso famoso. René Burri ci conduce, invece, all’interno della storica mostra di Picasso del 1953 a Milano. Infine Herbert List guida lo spettatore all’interno di Cinecittà, dove stava nascendo la “Hollywood sul Tevere”.
Tre figure meno conosciute, ma non meno interessanti della storia della fotografia e di Magnum, ci trasportano negli anni ’60. Thomas Hoepker presenta tre immagini del trionfo di Cassius Clay (poi Mohamed Alì) alle Olimpiadi di Roma del 1960, Bruno Barbey documenta i funerali di Togliatti e Erich Lessing ci riporta direttamente ai tempi del “boom” economico, con una carrellata sulla spiaggia di Cesenatico, con i suoi riti e i suoi miti.
Gli anni Settanta sono raccontati dagli scatti di Ferdinando Scianna, che mostra una Sicilia sempre uguale e sempre mutevole al tempo stesso. Leonard Freed riprende frammenti dello storico referendum sul divorzio, mentre Raymond Depardon presenta una delle sue serie più struggenti, quella sui manicomi, realizzata nel momento in cui la Legge Basaglia, che ne prevedeva la chiusura, segnava un altro grande passo del costume nazionale.
Le fotografie di Scianna aprono anche agli anni Ottanta, con le immagini di un Berlusconi, in versione imprenditore prima e politico poi.
Gli anni Novanta, con la definitiva affermazione del turismo di massa, vengono descritti dalle immagini Martin Parr che colgono genialmente il contrasto tra la bellezza dei luoghi e il cattivo gusto dei nuovi visitatori, con effetti di mirabile comicità. Patrick Zachmann racconta invece la Napoli della camorra, prima di “Gomorra”.
Si arriva poi alla contemporaneità e quindi agli anni più recenti. Alex Majoli racconta le discoteche romagnole di allora e di oggi; Thomas Dworzak ci riporta alle drammatiche giornate del G8 di Genova; Peter Marlow alla tragica vicenda della guerra nella ex Jugoslavia; Chris Steele-Perkins ci porta in Vaticano per raccontare il torneo di calcio tra religiosi “Clericus Cup”, quasi un’anticipazione delle immagini surreali di “The Young Pope”.
A chiudere il decennio è Paolo Pellegrin con le immagini della folla assiepata in Piazza San Pietro, nella veglia per la morte di Papa Giovanni Paolo II, e poi con quelle di un’altra folla, quella dei migranti su un barcone.
A conclusione dell’esposizione ci sono infine le immagini di Mark Power con i luoghi simbolo della cultura italiana, da Piazza San Marco alla Basilica di San Petronio a Bologna, dal Museo del Cinema di Torino al Duomo di Milano. Si tratta di capolavori dell’architettura e dell’ingegno italiano, che costituiscono l’identità primaria del nostro paese e che a loro volta sono i soggetti di altrettanti capolavori fotografici.
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Vademecum
L’Italia di Magnum. Da Robert Capa a Paolo Pellegrin
6 maggio al 18 luglio 2021
Orari:
da martedì a venerdì 14.30 – 19.30
sabato e domenica 11.00 – 19.00
La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti:
intero €.10, ridotto €.8, ridotto under 27 anni €.5
Prenotazione e vendita biglietti: www.vivaticket.it
Info: www.palazzoducale.genova.it