Daniela Balbiano a Domus Lascaris per raccontare la libertà "immaginata

TORINO – A partire dal 30 marzo 2025, le vetrate di Domus Lascaris, nel cuore di Torino, si trasformano in soglie trasparenti tra l’intimità dell’arte e il flusso della città. È qui che prende forma Oltre le Gabbie: Libertà Immaginata, la mostra personale di Daniela Balbiano, promossa dal Gruppo Building, realtà da anni impegnata nel promuovere l’arte contemporanea attraverso progetti espositivi integrati nell’architettura urbana.

Un gesto pittorico che incrina le forme

In mostra, sei opere a tecnica mista mettono in scena un equilibrio instabile tra costrizione e desiderio di emancipazione. Ogni dipinto racconta quel momento in cui le forme si incrinano, si deformano, si liberano.

I corpi, da sempre al centro della ricerca dell’artista, abitano una soglia incerta: non sono ancora liberi, ma non sono più del tutto prigionieri. Resistono, oscillano, si arrendono o cercano una via di fuga. È quella che Balbiano definisce “la danza fragile tra oppressione e libertà”, dove il linguaggio figurativo si fa strumento di esplorazione emotiva.

Le opere, visibili anche dall’esterno grazie alle ampie vetrate all’intersezione tra via Lascaris e via Dellala, instaurano un confronto diretto con la città. I passanti diventano spettatori inconsapevoli di una riflessione collettiva sulle gabbie — spesso invisibili — che condizionano l’identità e le possibilità individuali.

Un percorso artistico maturato nel tempo

Originaria di Voghera e legata al territorio piemontese, Daniela Balbiano ha coltivato a lungo il suo talento in silenzio, dedicandosi alla famiglia e all’azienda vinicola nelle colline di Andezeno. Solo in un secondo momento ha scelto di seguire con decisione la via dell’arte, formandosi tra Firenze e Torino sotto la guida di maestri del disegno e della pittura figurativa. La sua pratica si è sviluppata nel segno di una ricerca interiore costante, radicata nel corpo e nel gesto.

La mostra si inserisce nel progetto espositivo di Domus Lascaris, spazio concepito come punto d’incontro tra arte e architettura contemporanea, che accoglie ciclicamente artisti emergenti e affermati in un confronto diretto con il contesto urbano. Un’iniziativa che conferma l’impegno del Gruppo Building nella promozione della pittura e della scultura, dentro e fuori gli spazi convenzionali dell’arte.