FIRENZE – Una grande installazione site-specific, dal titolo “DANTE, il poeta eterno”, curata da Felice Limosani che prende vita dalle incisioni ottocentesche dell’illustratore francese Gustave Doré. Questo il progetto con in quale la Città di Firenze e l’Opera di Santa Croce hanno deciso di celebrare il Sommo Poeta. L‘opera si profila come un’attività culturale di ampio respiro, capace di attualizzare gli archivi storici sotto forma di esperienza museale, didattica e digitale. Santa Croce si configura invece come luogo particolare della memoria dantesca. Nella basilica, infatti, nel 1837, con la collocazione del cenotafio (tomba vuota) trova espressione il culto risorgimentale di Dante come padre della lingua italiana, mentre la statua del poeta che viene sistemata al centro della piazza, nel 1865, costituisce un simbolo dell’Italia Unitaria.
Alcuni storici avanzano inoltre l’ipotesi che Dante abbia frequentato lo studium del convento, mentre sulle pareti della basilica Andrea Orcagna ha dipinto l’Inferno (1344-1345), un affresco che per la prima volta presenta riferimenti precisi al poema dantesco.
L’obiettivo di questo progetto è dunque quello di valorizzare l’opera dantesca attraverso una mostra esperienziale, che utilizzi la tecnologia in modo da amplificare la percezione e lo stimolo sensoriale.
Le immagini, rese disponibili dagli Archivi Alinari di Firenze, daranno vita a un’esperienza immersiva adatta a un pubblico ampio e variegato. L’esperienza, nel suo insieme, è pensata come un percorso combinato di immagini statiche retro illuminate, proiezioni e immagini movimentate attraverso la realtà virtuale.
La direzione scientifica del progetto è affidata al Professore Emerito di Letteratura Italiana Enrico Malato, e si avvarrà del supporto del centro di studi danteschi Centro Pio Rajna, nonché dell’attività di Beatrice Garagnani Ferragamo che, in qualità di ambasciatrice, si impegnerà a curare il progetto sotto il profilo sociale.