ROMA – Si chiama “diario comune” la rivista/blog online che mensilmente raccoglierà gli interventi di 12 artisti europei e internazionali di diverse generazioni. Si tratta di diari, storie, osservazioni e visioni, ma anche omaggi, ricordi, progetti in corso.
Il senso del progetto, che ha preso il via domenica 12 aprile 2020, giorno di Pasqua, è quello di dare vita a una sorta di rinascita, un “ricominciare insieme” per “restare umani”.
Uno spazio inclusivo e fecondo, dove vecchi e nuovi amici contribuiranno a “creare dei nuovi ambienti mentali e culturali, fisici e spaziali, che possano essere delle perfette strutture micro-sociali; sviluppare nuovi contesti umani, dove la micro-comunicazione viene presentata in una cornice adeguata, e quindi costruire insediamenti ed abitati spirituali, formazioni alternative in cui poter sopravvivere ed effettuare interventi che rappresentino forme nuove e sensibili d’organizzazione della vita socioculturale…” Lorand Hegyi (in diario comune #1 / scritture parallele)
“La sezione almanacco – si legge in una nota – presenterà ogni volta una selezione di scritti di artisti del passato, che con gli interventi di scrittori, poeti, filosofi o antropologi, pubblicati in scritture parallele, contribuiranno a delineare una visione dell’arte e della nostra società non sottomessa a paure o conformismi, quindi libera e aperta”.
Ad animare il primo numero di “diario comune”ci sono Koen Broucke, Maria Bussmann, Selene de Condat, Elzevir, Marilù Eustachio, Andrea Fogli, Lorand Hegyi, Giuseppe Gallo, Ugo Giletta, Felice Levini, Stefano Minzi, Lazslo Revesz, Petra Richar, Stefano Minzi… insieme a Caspar David Friedrich e Jean Dubuffet. Tanti gli altri che parteciperanno ai numeri successivi.