MARRAKECH – La maestosa moschea di Tinmel, gioiello dell’arte sacra marocchina del XII secolo, perfettamente conservata nel tempo e tappa imperdibile per gli appassionati d’arte in viaggio tra Marrakech e Taroudant, è ora ridotta in un cumulo di macerie dopo il terribile terremoto che qualche giorno fa ha colpito il paese.
Con essa, è andata in frantumi una delle più straordinarie testimonianze dello splendore almohade.
Nonostante fosse stata oggetto di ripetuti restauri e avesse suscitato l’attenzione dell’Unesco, non aveva mai ricevuto il riconoscimento come sito del patrimonio dell’umanità.
La moschea scomparsa in pochi istanti
Il suo nome in berbero significa “Scuola” e fu eretta nel 1147. L’edificio rappresentava una importante testimonianza che aveva sfidato i secoli, ma che in pochi istanti è praticamente scomparsa.
“Dopo una catastrofe come questa, la priorità è salvare vite umane. Tuttavia, è fondamentale pianificare immediatamente anche la seconda fase, che prevede la ricostruzione delle scuole e dei tesori culturali colpiti dal sisma” – queste le parole di Eric Falt, direttore regionale dell’Ufficio Unesco per il Maghreb.
Durante una prima valutazione dei danni, l’Unesco ha manifestato il “desiderio di comprendere meglio l’impatto del disastro. Possiamo già affermare che i danni sono molto più gravi di quanto ci aspettassimo”. Coinvolgono anche altri esempi di architettura dell’epoca: “Abbiamo notato crepe significative sul minareto della Koutoubia, la struttura più emblematica – ha osservato l’Unesco – “ma anche la quasi totale distruzione del minareto della moschea Kharbouch nella piazza di Jama El Fnaa. Anche le mura della città di Marrakech sono state danneggiate in più punti. Tuttavia, il quartiere più colpito è senza dubbio il Mellah, l’antico quartiere ebraico“.