VENEZIA – Dal 14 ottobre 2023 all’18 marzo 2024, la Collezione Peggy Guggenheim ospita l’attesa mostra Marcel Duchamp e la seduzione della copia. Curata da Paul B. Franklin, tra i massimi esperti di Duchamp, questa esposizione rappresenta la prima grande retrospettiva che il museo dedica all’artista che ha segnato in modo indelebile l’arte del Novecento, nonché storico amico e consulente della mecenate americana Peggy Guggenheim.
Il legame tra Duchamp e Peggy Guggenheim
Come ha ricordato la direttrice della Collezione, Karole P. B. Vail, “Duchamp è stata una figura fondamentale per la carriera che Guggenheim inizia a intraprendere nell’ambito dell’arte moderna. Si conoscono a Parigi, intorno al 1923, mentre Guggenheim sta ancora scoprendo quella che allora era la capitale mondiale dell’arte, e l’Europa, ma solo più avanti diventerà suo amico e consigliere di fiducia”.

Marcel Duchamp e la seduzione della copia / Marcel Duchamp and the Lure of the Copy 14.10.2023 – 18.03.2024 Collezione Peggy Guggenheim / Peggy Guggenheim Collection
Ph. Matteo De Fina © Association Marcel Duchamp, by SIAE 2023
La storia di Marcel Duchamp e Peggy Guggenheim si intreccia negli anni ’20 a Parigi. A partire dal 1937 Duchamp diventa mentore e consigliere fidato della mecenate. In questo periodo, Peggy si appresta ad aprire la sua prima galleria a Londra, la Guggenheim Jeune.
Nella sua autobiografia, Confessions of an Art Addict (1960), Guggenheim ricorda l’importanza fondamentale di Duchamp nella sua carriera artistica. Il sostegno di Duchamp si materializza anche nell’acquisto nel 1941 della prima edizione deluxe del capolavoro Scatola in una valigia, affermando Peggy come una delle prime sostenitrici di Duchamp.

Ph. Matteo De Fina © Association Marcel Duchamp, by SIAE 2023
Duchamp e la mostra veneziana
La mostra, ha spiegato il curatore Franklin “esplora i molteplici approcci adottati dall’artista per duplicare le proprie opere senza soccombere alla copia pura e semplice”.
In esposizione una selezione di circa sessanta opere, realizzate tra il 1911 e il 1968. Tra queste, spiccano lavori emblematici come Nudo (schizzo), Giovane triste in treno (1911-12) e Scatola in una valigia (1935-41), quest’ultima firmata da Marcel Duchamp o dal suo alter ego, Rrose Sélavy.

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Queste opere provengono dalla Collezione Peggy Guggenheim e da altre importanti istituzioni museali italiane e statunitensi, quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Philadelphia Museum of Art, il Museum of Modern Art di New York e il Solomon R. Guggenheim Museum di New York.
Accanto a queste, sono esposti lavori meno conosciuti provenienti dalla preziosa collezione di Attilio Codognato, un collezionista visionario che sin dagli anni ’70 ha coltivato un interesse particolare per il lavoro di Duchamp.
L’evoluzione artistica di Duchamp
Nonostante Duchamp abbia dato vita a alcuni dei dipinti più celebri del XX secolo, come Nudo (schizzo) e Il re e la regina circondati da nudi veloci (1912), oggi custoditi al Philadelphia Museum of Art, il suo percorso artistico va oltre la pittura.
A trentun anni, nel 1918, Duchamp abbandona definitivamente l’uso del cavalletto. Nei cinquant’anni successivi, si dedica a sperimentazioni creative considerate al tempo fuori dagli schemi dell’arte tradizionale.

Ph. Matteo De Fina © Association Marcel Duchamp, by SIAE 2023
L’arte della riproduzione
Uno degli aspetti più intriganti del lavoro di Duchamp è la continua riproduzione delle proprie opere, utilizzando diverse tecniche e dimensioni. Questa pratica, condotta con estrema precisione, ha permesso la diffusione del suo corpus artistico, aggirando così il mercato dell’arte.
Duchamp ha dimostrato che le copie possono offrire un piacere estetico paragonabile agli originali, mettendo in discussione la tradizionale gerarchia tra originale e copia. Per Duchamp, le idee che un’opera d’arte incarna, hanno lo stesso significato dell’oggetto in sé.

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L’esplorazione di Duchamp
La mostra Marcel Duchamp e la seduzione della copia si articola attorno a vari temi connessi, come le origini, gli originali e le somiglianze di famiglia, il passato come prologo e la magia del facsimile. Il cuore dell’esposizione è la Scatola in una valigia, una collezione innovativa di riproduzioni in miniatura delle opere di Duchamp.
Questa raccolta, parte di una serie di venti valigette da viaggio, contiene una dedica dell’artista a Peggy Guggenheim e rappresenta una delle sintesi più coinvolgenti della passione di Duchamp per la replica come forma di espressione creativa.

Ph. Matteo De Fina © Association Marcel Duchamp, by SIAE 2023
Scatola in una Valigia: studio e conservazione
Nel contesto dell’esposizione, viene presentata una sezione scientifica organizzata dal dipartimento di conservazione ealla Collezione Peggy Guggenheim e dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Questa sezione evidenzia i risultati dello studio e dell’intervento di conservazione condotti sulla Scatola in una Valigia di Marcel Duchamp.
Le fasi operative sono state svolte nel 2019 e nel 2023 nei laboratori di restauro dell’Opificio delle Pietre Dure, con il sostegno di EFG, Institutional Patron della Collezione Peggy Guggenheim dal 2006.
L’allestimento multimediale offre un’approfondita analisi scientifica e didattica, permettendo ai visitatori di immergersi nel mondo di un conservatore e restauratore d’arte.