VENEZIA – A cento anni dalla scomparsa, Eleonora Duse “torna in scena” a Venezia grazie a un’affascinante mostra allestita a Palazzo Cini. L’esposizione, curata dall’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, ripercorre la straordinaria carriera di questa attrice rivoluzionaria che ha segnato profondamente la storia del teatro italiano e internazionale.
«La Fondazione Giorgio Cini dimostra ancora una volta una capacità, unica nel suo genere, di attraversare e intrecciare linguaggi, storie e ricerche – afferma Renata Codello, Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini – La mostra su Eleonora Duse e il protagonismo dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma a livello nazionale rappresentano un’ulteriore occasione per Palazzo Cini di viversi come un attore importante nella scena culturale del Paese».

Eleonora Duse: oggetti, abiti e fotografie
Le sale del primo piano di Palazzo Cini ospitano un ricco corpus di oggetti, abiti e fotografie che raccontano la vita di Eleonora Duse. Tra i pezzi più preziosi, i dieci modelli di alta sartoria perfettamente conservati, che testimoniano il gusto raffinato dell’attrice e l’evoluzione del suo stile nel corso degli anni. Non mancano inoltre gioielli, timbri, sigilli e i passaporti originali di Duse, che offrono un’intima finestra sulla sua vita privata.
Tra i pezzi più preziosi, il soprabito in velluto nero di Magugliani e i due modelli in crespo di seta di Jean Philippe Worth. Viene, inoltre, esposto per la prima volta l’orologio Cartier d’oro, che ha incise le due D intrecciate, che si possono interpretare come le iniziali Duse e D’Annunzio, e poi timbri, sigilli e i suoi passaporti.

La mostra presenta anche alcune delle fotografie più emblematiche di Eleonora Duse, scattate da celebri fotografi come Joseph Byron, Edward Steichen e Arnold Genthe. Queste immagini immortalano la bellezza, l’intensità e la personalità magnetica dell’attrice.
In particolare, lo scatto scelto come foto-simbolo per la mostra, è quello di Joseph Byron (1847-1923), il fotografo che tra i primi ha sperimentato l’uso del flash in scena. Scattata attorno al 1900, coglie Eleonora Duse nella parte della protagonista femminile de La Gioconda di Gabriele D’Annunzio.
Eleonora Duse, icona della cultura europea
La mostra evidenzia il ruolo di Eleonora Duse come icona della cultura europea del primo Novecento. Le sue interpretazioni, cariche di intensità e di verità, hanno conquistato il pubblico di tutto il mondo, ispirando artisti e intellettuali come Stanislavskij, Mejerchol’d, Gordon Craig, Isadora Duncan e Luigi Pirandello.

Un’artista moderna e indipendente
Eleonora Duse è stata una grande attrice, ma anche una donna moderna e indipendente. Ha saputo gestire la sua carriera con intelligenza e lungimiranza, dirigendo la propria compagnia come manager, imprenditrice e direttrice artistica. In un’epoca in cui le donne avevano ancora un ruolo marginale nella società, Duse ha rappresentato un modello di emancipazione e libertà.
«A distanza di cento anni, Eleonora Duse resta un esempio di donna e di artista straordinaria, capace di incidere profondamente nell’evoluzione delle arti performative in Europa e nel mondo – racconta Maria Ida Biggi, docente all’Università di Ca’ Foscari Venezia e direttrice dell’Istituto – È stata primadonna del teatro italiano e capocomica intelligente e raffinata, capace di dirigere una sua compagnia come manager, imprenditrice e direttrice artistica. Lo ha fatto rivendicando un’indipendenza e un’autorevolezza prima di tutto come donna, in un mondo, ieri come oggi, tenuto ben saldo da mani maschili. A cento anni dalla sua scomparsa, è una lezione ancora attuale».

Vademecum
Eleonora Duse mito contemporaneo
28.06 — 13.10.2024
Venezia, Palazzo Cini. La Galleria
San Vio, 864
Aperto tutti i giorni (tranne il martedì) | h 11 — 19