FIRENZE – In occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo, l’Opera di Santa Maria del Fiore ha deciso di esporre in pubblico un eccezionale documento. Si tratta di un verbale dove sono riportati i pareri degli artisti convocati per decidere dove collocare il David commissionato a Michelangelo dall’Opera. E’ il 25 gennaio del 1504, e il Buonarroti ha quasi terminato di scolpire il “gigante”, come veniva a allora chiamata la sua statua. Due le posizioni proposte dal governo di Firenze, attraverso l’araldo Francesco Filarete: l’arengario del Palazzo della Signoria oppure il centro del cortile di Michelozzo, al posto del David bronzeo di Donatello.
Il documento, che sarà visibile al pubblico dal 12 settembre al 3 novembre 2019, raccoglie dunque i pareri di Leonardo e degli altri grandi artisti presenti a quella riunione, tra cui: Botticelli, Perugino, Filippino Lippi, Andrea della Robbia, Antonio e Giuliano da Sangallo, Piero di Cosimo, Il Cronaca, Lorenzo di Credi e Francesco Granacci. Terminata la riunione fu, tuttavia, il governo di Firenze a decidere la posizione del David sull’arengario di Palazzo Vecchio, dando seguito presumibilmente a una decisione che era già stata presa prima.
Il verbale, conservato nell’Archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore, è stato esposto solo una volta prima d’ora, 80 anni fa, nelle mostre leonardiane del 1939 a Milano. Esso comprende più carte, ma in mostra sarà aperto sulle pagine con il parere di Leonardo. Le altre, non essendo possibile presentarle in originale, saranno visibili in fac simile accompagnate da una trascrizione che renderà accessibile a tutti la lettura.
Un video (realizzato da Art Media Studio) mostra invece le varie collocazioni proposte per il David durante la riunione del 1504 e la ricostruzione del trasferimento dalle stanze dell’antica sede dell’Opera in Piazza Duomo fino a Palazzo Vecchio.
Antonio Natali, nel catalogo che accompagna l’esposizione pubblicato da edizioni Mandragora, scrive: “Con questa piccola impresa, non ho inteso secondare l’abusata mitologia di due nomi grandi. Ho pensato, piuttosto, fosse il caso d’offrire alla riflessione comune un’immagine vivida di Firenze nel decennio d’esordio del Cinquecento, al tempo cioè del governo della Repubblica di Pier Soderini (1502-1512). Tempo d’irripetibili dignità e fierezza”.
In catalogo anche le ntroduzioni del cardinale Giuseppe Betori e del presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore Luca Bagnoli; trascrizioni di Lorenzo Fabbri e Giuseppe Giari; testi di Antonio Natali, Lorenzo Fabbri, Rita Filardi e Timothy Verdon.
Vademecum
Museo dell’Opera del Duomo
Firenze Piazza Duomo 9
11 settembre – 3 novembre 2019
Aperto tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Chiuso il primo martedì del mese
Biglietto unico per visitare il Museo e gli altri monumenti del Duomo di Firenze, 18,00 euro